Prosecco, parmigiano reggiano, aceto balsamico di Modena, prosciutto di Parma, barolo: sono alcuni dei prodotti agroalimentari taroccati individuati dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi (ICQRF) a tutela del made in Italy grazie alla collaborazione con i canali di commercio elettronico Alibaba, Ebay e Amazon.
Nel 2017 l’ICQRF ha avviato procedure di contrasto alle frodi sulle tre piattaforme di commercio elettronico effettuando 295 interventi – 226 su prodotti in vendita su e-Bay, 37 su Amazon e 32 su Alibaba.- con il 98% di successi.
Il lavoro complessivo svolto nel 2017 ha comportato 53.733 controlli sull’intera filiera agro-alimentare italiana. Un’attività capillare che ha permesso di evidenziare una differenza importante all’interno del settore: le irregolarità nell’ambito della produzione biologica sono risultate di gran lungo inferiori alla media del settore agroalimentare e dei settori a marchio territorial (DOP, DPC, IGP, IGT).
Mentre nel biologico sono risultati non in regola il 6,6% degli operatori, il 5,6% dei prodotti e il 3,8% dei campioni (con 3.987 controlli), per i vini di qualità, il prodotto agroalimentare più esportato, la percentuale di irregolarità sui 7.199 controlli complessivi è stata del 30,4%. Per le produzioni DOP/IGP/STG si arriva al 31,8%.
Va considerato, avverte il Report 2017, che l’entità delle non conformità non è da ritenersi media del settore: l’Ispettorato interviene prevalentemente su aziende che sono state segnalate all’autorità competente dagli organismi di controllo per sospetti di violazione delle norme, oppure a carico delle quali le autorità sospettano comunque infrazioni, in seguito ai risultati dei test analitici svolti nell’ambito della normale vigilanza sui prodotti in Italia o all’estero.