di Carlo Luciano
Eric Andrieu, il socialista che presiede la Commissione pesticidi, non si aspettava una reazione del genere. Da quando ha accettato questo incarico lui e alcuni dei suoi collaboratori sono stati sottoposti a una serie di intimidazioni. Non solo hanno avuto il sospetto di un’operazione di pirateria informatica a loro danno ma hanno anche ricevuto l’invito a incontrare segretamente dirigenti dell’industria agrochimica.
Lo rivela in un articolo dettagliato il quotidiano Le Monde. Lo stesso che ha condotto un’indagine molto complessa e articolata: i Monsanto papers, scritti sulla base di 10 milioni di pagine provenienti dagli archivi della multinazionale statunitense che l’azienda ha dovuto trasmettere alla giustizia americana.
“A giugno, poche settimane dopo l’installazione della Commissione e l’elezione di Andrieu alla presidenza, l’eurodeputato francese riceve una lettera dall’EPPA. Si tratta un dia società di consulenza di Bruxelles che agisce per conto del colosso chimico Bayer, che ha poi acquisito l’agrochimica americana Monsanto”, scrive il quotidiano francese. “L’EPPA offre un incontro ‘informale, cioè confidenziale’ con gli alti funzionari di Bayer. ‘Questa è la prima volta che ho ricevuto una richiesta per un incontro segreto, fuori dall’agenda, e non ho risposto’, ha detto il parlamentare, noto per essere molto critico nei confronti dell’industria dei pesticidi”.
La Bayer ha smentito la notizia affermando di non aver richiesto un incontro. Ma Le Monde aggiunge un altro particolare. La squadra del deputato francese ha notato che alcune email inviate al suo indirizzo ufficiale non lo raggiungevano. I tecnici informatici del Parlamento sono intervenuti scoprendo un filtro sull’account di Andrieu. Tutti i messaggi contenenti la parola ‘cancro’ sono stati inviati a una cartella chiamata ‘glifosato’ e messi nella spazzatura. Nessuno dell’équipe della Commissione speciale ha creato questo filtro.