di Goffredo Galeazzi
“I nostri risultati indicano che un maggiore consumo di cibi biologici è associato a una riduzione del rischio di cancro in generale”. E’ la conclusione cui giunge uno studio appena pubblicato su Jama Internal Medicine condotto su una popolazione di 68 946 adulti francesi. “Se i risultati saranno confermati, promuovere il consumo di alimenti biologici nella popolazione potrebbe essere una promettente strategia preventiva contro il cancro”, suggerisce lo studio. In particolare hanno osservato “rischi ridotti per specifici tipi di cancro (carcinoma mammario in postmenopausa, Linfoma non Hodgkin e tutti i linfomi) tra chi consumava cibo biologico”, ha spiegato Julia Baudry del Centro di ricerca in Epidemiologia e Statistica della Sorbona.
Baudry ha anche evidenziato come sia ancora poco analizzato l’effetto cocktail, ovvero l’interazione tra i diversi pesticidi. “Sebbene non siano ben note le dosi pericolose di tali molecole o possibili effetti cocktail è stato suggerito un aumento degli effetti tossici anche a basse concentrazioni di miscele di pesticidi. A causa della loro minore esposizione ai residui di pesticidi, si può ipotizzare che i consumatori di alimenti biologici possano avere un rischio più basso di sviluppare il cancro”.
I punteggi più alti di alimenti biologici sono positivamente associati al sesso femminile, all’elevato livello occupazionale o al reddito mensile per unità familiare. Ma anche al livello di istruzione post-secondario, all’attività fisica e allo status di ex fumatori, si legge nello studio. Tuttavia, “mentre il cibo biologico può essere importante per ridurre il rischio di tumori, il prezzo elevato di tali alimenti rimane un ostacolo. In effetti, gli alimenti biologici restano meno accessibili rispetto ai corrispondenti prodotti convenzionali”.