2018: il biologico in Italia cresce dell’8%

I numeri presentati da AssoBio su dati rilevati da Nomisma in occasione di Marca 2019, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del distributore. Vendite del biologico in Italia per 3,5 miliardi di euro.


Più 8% rispetto all’anno precedente: questo l’incremento messo a segno nel 2018 dal settore biologico in Italia le cui vendite in Italia hanno registrato un vero boom, raggiungendo complessivamente un valore pari a 3,5 miliardi di euro.

Nella top ten dei prodotti più venduti: uova, confetture, gallette, bevande sostitutive del latte, latte, pasta di semola,olio, yogurt intero, verdura, biscotti. In pratica la colazione è il pasto più bio tra quelli consumati sulle tavole italiane, quello nel quale si fa maggior attenzione alla qualità di ciò che si consuma.

Questi alcuni dei numeri del settore in Italia presentati da AssoBio su dati rilevati da Nomisma,in occasione di Marca 2019, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del distributore. Le rilevazioni di Nomisma incrociano i dati delle vendite realizzate nella grande distribuzione e nel canale specializzato fornendo un quadro completo della crescita: profilo degli acquirenti, ripartizione geografica, peso delle aree merceologiche, prodotti più venduti.

Le scelte dei consumatori

Numeri che sfatano l’idea che il trend positivo registrato dal bio negli ultimi anni sia una moda passeggera. Come ha precisato Roberto Zanoni, presidente di AssoBio “la scelta biologica riflette un vero cambiamento nelle abitudini alimentari dei consumatori, che mostrano un sempre maggiore interesse nei confronti di prodotti naturali, semplici e a basso impatto ambientale”. Infatti tra i valori che guidano i consumatori italiani negli acquisti, l‘ambiente (inteso come attenzione allo spreco e la scelta di prodotti eco friendly) è in testa per 6 persone su 10 seguito dalla ricerca di qualità e salute.

E il biologico risponde perfettamente a queste esigenze. Dall’indagine è emerso infatti che chi sceglie un prodotto biologico in Italia lo fa pensando ai benefici per la propria salute (52%), a prodotti di maggior qualità e migliori metodi di produzione. Ma sono in crescita le persone che comprano bio anche per ragioni legate all’ambiente e alla sostenibilità (26%).

Ma dove si compra bio? Anche se i dati delle vendite realizzate nel canale specializzato mantengono un assoluto rilievo rappresentando il 24% del totale, nel 2018 sono cresciuti (+14%) soprattutto gli acquisti nella Gdo, che ora rappresenta il 45% delle vendite. 

Secondo lo studio, supermercati e ipermercati sono preferiti per:

  • comodità (“riesco a fare tutta la spesa in un solo punto” – 33%);
  • convenienza(“i prodotti costano meno” – 13%);
  • assortimento (12%).

Chi invece sceglie il canale specializzato lo fa per:

  • assortimento (24%);
  • maggiore fiducia nei prodotti (19%);
  • qualità (15% ritiene si trovino prodotti bio con qualità superiore rispetto a quelli in vendita nella Gdo).

Inoltre lo studio mette in evidenza come anche nel biologico la marca del distributore (Mdd) costituisca ormai un vero e proprio brand, rappresentando da sola il 41% delle vendite nella Gdo (+11%).

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