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Sindrome dell’ovaio policistico: aiutarsi con la dieta

Mangiare correttamente per ridurre i sintomi associati all’ovaio policistico.

di Renata Alleva, specialista in Scienza dell’Alimentazione


La sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) è di solito contrassegnata da periodi irregolari o da nessuna mestruazione.  Le donne con Pcos hanno in genere più cisti nelle loro ovaie, causate da una sovrapproduzione di ormoni chiamati androgeni. Circa il 50% delle donne con questo disturbo sono sovrappeso o obese. I sintomi comuni includono, acne, irsutismo (eccessiva pelosità), diradamento dei capelli e insulino-resistenza. Quando si è insulinoresistenti, come accade alle donne con Pcos, il corpo produce elevati livelli di insulina nel tentativo di mantenere normali i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia i livelli troppo alti di insulina possono causare alle ovaie la produzione di più androgeni, come il testosterone. La resistenza all’insulina può rendere più difficile la perdita di peso, motivo per cui le donne con Pcos spesso hanno un problema di sovrappeso o obesità. In questo caso la dieta e la scelta opportuna di alcuni alimenti in sostituzione di altri permette di controllare l’insulino resistenza con enormi vantaggi per la salute.

Quali cibi possono aiutare le donne con Pcos?

Ogni caso va valutato individualmente ma in linea generale, ci sono alcuni cibi che sono consigliati:

cereali integrali in chicco come orzo, farro e grano saraceno che hanno un basso indice glicemico, e contengono fibre e alcuni particolari fitosteroli, che contrastano l’aumento di colesterolo che può verificarsi nella sindrome Pcos

Verdure fresche e ricche di inulina (una fibra molto utile a modulare la glicemia): ne sono molto ricche asparagi, carciofi, porri e tarassaco. L’inulina aumenta il numero di bifidobatteri nell’intestino e quindi contribuisce al suo buon funzionamento

Alimenti ricchi di polifenoli: broccoli, cavolfiori cavolo rosso, rucola, peperoni verdi e rossi, mirtilli e frutti di bosco in genere.

Alimenti ricchi di omega-3 come le alici e gli sgombri, semi di lino, noci e la portulaca.

L’olio extravergine di oliva è un anti-infiammatorio naturale pertanto è un condimento ideale soprattutto se utilizzato a crudo. Spezie anti-infiammatorie, come la curcuma.

Quali sono gli alimenti che sarebbe bene evitare? (o consumare sporadicamente)

Carboidrati raffinati ad alto indice glicemico (pane bianco, muffin, dolci, patate)

bevande zuccherate, e alimenti ricchi di tutti gli zuccheri, saccarosio, destrosio, sciroppo di glucosio-fruttosio, che causano l’infiammazione, esacerbano l’insulino-resistenza

Latticini e latte: sono alimenti ad alto indice insulinico pertanto non indicati, eccetto il consumo moderato di kefir, un latte  fermentato

Alimenti infiammatori: quelli altamente trasformati, carne conservate e salumi.

Fondamentale la qualità

Oltre a scegliere gli alimenti più appropriati è fondamentale sceglierne la qualità: i pesticidi che vengono utilizzati in agricoltura, e che finiscono anche nelle carni animali di allevamento hanno un effetto estroginico e di interferenti endocrini, quindi possono avere una influenza negativa sull’andamento della sindrome Pcos. Pertanto è consigliabile scegliere alimenti provenienti da agricoltura biologica, che sono più ricchi di polifenoli e non contengono pesticidi

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