Semaforo rosso per il glifosato, l’Austria si schiera

Il Paese potrebbe diventare il primo in Europa a vietare qualsiasi uso del prodotto a partire dal 2020

di Redazione


In dirittura d’arrivo il processo per vietare l’utilizzo di prodotti fitosanitari a base di glifosato in Austria. La nuova direzione del Partito della libertà, di estrema destra e attualmente nella coalizione di governo, ha annunciato il sostegno alla proposta avanzata dai Social democratici per vietare l’uso del pesticida. A spiegare la decisione il leader del partito, Norbert Hofer, che ha citato diversi studi che dimostrano il rischio posto dal glifosato all’ambiente e alla salute umana.

Austria, chi è favorevole al bando del glifosato?

Metterlo al bando significa sposare una politica ambientale responsabile e il sostegno alla proposta è stato accolto con favore dalla leader dei Social democratici austriaci, Pamela Rendi-Wagner, che si è detta soddisfatta per il riconoscimento alla lotta portata avanti da tempo dal suo partito. Meno favorevole il partito Popolare austriaco, che forma la coalizione di governo con il Partito della libertà, e che sollecita una maggiore regolamentazione sull’utilizzo del glifosato in terra austriaca piuttosto che un bando totale.

La palla passa ora alla Commissione parlamentare sull’agricoltura, che deve stilare un emendamento per modificare la legge, risalente al 2011, che regola l’utilizzo di agenti chimici per la protezione di colture e piante in Austria. La discussione, secondo i quotidiani austriaci, potrebbe arrivare in Parlamento già nella prima settimana di luglio, mentre il bando ai prodotti dovrebbe entrare in vigore tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, dando tempo agli agricoltori e alle imprese di adeguarsi.

Aperto il dibattito sull’uso di glifosato

Il dibattito sull’uso del glifosato è tutt’ora aperto. Nel 2015 l’Organizzazione mondiale della sanità aveva dichiarato il principio attivo “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani”, mentre l’Epa, l’Agenzia statunitense per l’ambiente e la salute, sia nel 2017 che nel 2019 lo ha catalogato come non cancerogeno per gli umani.

L’Unione Europea, dal canto suo, ha autorizzato l’uso di pesticidi contenenti glifosato fino al 2022, invitando tutti i Paesi membri a fornire report scientifici per riaprire eventualmente il dibattito sulla scadenza della concessione. In Francia, ad esempio, il ministro dell’ambiente ha annunciato l’intenzione di eliminare dal mercato i prodotti a base di glifosato entro il 2021.

In attesa di definire le posizioni dei singoli Stati membri, dall’Austria una presa di posizione netta e importante.

 

 

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