Un anno fa la procura di Udine aveva messo sotto sequestro oltre 200 terreni agricoli su cui era stato usato impropriamente il mesurol 500, un insetticida a base di methiocarb consentito per la concia delle sementi, l’applicazione preventiva di pesticidi sul seme, causando una vera e propria strage di api.
La novità è che negli atti di fine indagine notificati in questi giorni ai conduttori di fondi agricoli, agli esecutori materiali delle semine e ai beneficiari del contributo Pac europeo, il magistrato ha contestato il fatto che l’utilizzo del mesurol non ha solo causato la morìa delle api ma anche un danno all’ambiente. Alterando l’ecosistema e, dicono gli esperti, determinando anche danni subletali all’uomo. Il reato di inquinamento ambientale è considerato sia nell’ipotesi dolosa che colposa. Il salto di qualità dell’inchiesta è stato reso possibile da alcune perizie tecniche (chimica, medica, entomologica, ambientale).
Un anno fa i provvedimenti di sequestro erano stati emessi per la mancata cautela nell’uso del mesurol 500 che ha un tasso elevato di tossicità per le api. Quel primo capo d’imputazione aveva subito le censure del tribunale del riesame, che aveva ordinato il dissequestro dei terreni. Adesso cambia il capo di imputazione: secondo il pubblico ministero Viviana Del Tedesco, l’inquinamento del patrimonio territoriale minacciato dal comportamento degli agricoltori che disperdono fitofarmaci e pesticidi è causa dell’alterazione dell’ecosistema con conseguenti danni anche per l’uomo.
“Abbiamo lavorato alacremente, grazie all’apporto di cinque consulenti tecnici – ha dichiarato il procuratore Antonio De Nicolò – il risultato è una imputazione alternativa. Vedremo adesso cosa faranno le parti e se qualcuno deciderà di definire il procedimento nel modo più indolore possibile”. Come? Due agricoltori indagati, per vedere estinto il reato e l’archiviazione del procedimento, hanno offerto di seguire un corso di formazione in materie di pratiche agricole. Con l’ulteriore vantaggio di evitare imposte e revoca dei contributi della Pac.
Le conclusioni degli esperti sono complesse e allarmanti. Ad esempio, neurologi e oncologi sostengono che la dispersione in aria delle particelle ha sull’uomo effetti identici a quelli osservati sulle api. I fitofarmaci colpiscono i centri neurologici delle api determinandone la paralisi e, seppur in modo diverso, attaccano anche il sistema umano. Gli entomologi hanno provato che la compromissione riguarda le api intese come famiglie. Se si intossicano le api “bottinatrici” si crea squilibrio in tutto l’alveare. Ma ne consegue anche lo squilibrio dell’intero ecosistema. Ogni alveare ha circa 40 mila api di cui un quarto sono bottinatrici. Considerando che fanno da 4 a 10 voli al giorno, il numero di fiori non impollinati in caso di moria è astronomico.
La sostanza methiocarb, contenuta in prodotti fitosanitari come il mesurol prodotto dalla Bayer, è stata messa al bando dalla Commissione europea che, con un regolamento firmato lo scorso novembre, non ha rinnovato l’approvazione al suo utilizzo. La commercializzazione, secondo l’indicazione di massima della Ue, è stata consentita ancora fino al 31 dicembre, e fino al 3 aprile prossimo sarà permesso l’uso in agricoltura.