I sindaci di molte delle più grandi città del mondo chiedono pasti rispettosi del clima, cibi più sani e biologici nelle istituzioni pubbliche. Al vertice mondiale di Copenaghen, i sindaci C40 – l’associazione che riunisce 94 delle più grandi città del mondo, da New York a Parigi, da Quito a Copenaghen, da Pechino a Sydney e da Dar es Salaam e rappresenta oltre 700 milioni di cittadini – hanno presentato una dichiarazione, Good Food Cities: Realizzare una dieta per la salute planetaria per tutti. L’obiettivo è stabilire obiettivi e azioni per ridurre gli impatti climatici del settore alimentare, garantire cibo sufficiente per tutte le persone e creare una produzione alimentare sostenibile. Più diete a base vegetale, il 50% in meno di rifiuti alimentari e l’acquisto di alimenti da agricoltori biologici sono tra le soluzioni
In Danimarca grande attenzione è stata dedicata alla transizione verso alimenti biologici e rispettosi del clima. Nella città ospitante del Vertice, Copenaghen, oltre il 90% di tutto il cibo nelle cucine coinvolte – dai centri per l’infanzia alle scuole, case di riposo e municipio – è organico. Inoltre ospedali, grandi luoghi di lavoro privati e caserme militari propongono pasti più sani, biologici e rispettosi del clima.
“Una transizione verso alimenti biologici, rispettosi del clima e più sani con meno carne, più pasti a base vegetale e un profondo calo degli sprechi alimentari è stata avviata investendo nell’istruzione dei lavoratori nelle nostre cucine pubbliche”, afferma Paul Holmbeck, direttore di Danimarca biologica, un’organizzazione che unisce agricoltori biologici, consumatori, aziende. Grande attenzione è stata posta sulla produzione di cibo da alimenti biologici freschi e da vegetali stagionali. E il budget non è cambiato: si risparmia grazie alla riduzione dei rifiuti e della carne.
“Siamo lieti che il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità sia stato incluso nella dichiarazione climatica C40 sugli alimenti. L’agricoltura biologica fa parte della soluzione alle sfide climatiche che affrontiamo e può aiutarci a raggiungere molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile, assorbendo più CO2 dall’atmosfera, creando un suolo più robusto dal punto di vista climatico e una maggiore resilienza alla siccità”, sostiene Louise Luttikholt, direttore esecutivo dell’Ifoam Organics International, che rappresenta oltre 800 organizzazioni in oltre 120 Paesi in tutto il mondo. Ifoam intende sostenere, con la sua rete globale, le città C40 nella transizione verso azioni sostenibili in materia di cibo e clima.