Libri, i “fantastici 5”: letture green per la quarantena

Cinque libri sugli alberi, dal saggio alla poesia, dal romanzo alla storia per bambini. Consigliati da un’editor e attivista ambientale.

di Redazione


Gemma Trevisani, editor, attivista ambientale, ci consiglia – e recensisce – cinque libri “green” per la quarantena. Un classico, una storia per ragazzi, un romanzo contemporaneo, un saggio e una raccolta di poesie. Tutti libri diversissimi tra loro, così che ogni lettore possa trovare ciò che fa al caso suo ma con in comune un tema, quello degli alberi.

Chiusi in casa per limitare la diffusione del coronavirus, in tanti stiamo avvertendo che, oltre al bisogno di contatti umani, manca poter camminare nella natura, sentire di farne parte. E forse soltanto la letteratura può raccontare, in questi giorni di fragilità e confusione, la nostra appartenenza al pianeta, il nostro essere “terrestri”. Perché parlando di alberi si può costruire un nuovo sguardo sul mondo, e un futuro pieno di promesse.

Si possono richiedere questi libri presso le librerie indipendenti che consegnano a domicilio in tutte le città.

I primi 4 si trovano anche in e-book su qualsiasi store online.

Ecco, qui di seguito, i titoli, gli autori e le brevi recensioni dell’editor sui cinque titoli da lei scelti:

L’uomo che piantava gli alberi

di Jean Giono, traduzione di Luigi Spagnol, Salani
(disponibile in e-book)

Ci dicono sempre che le nostre azioni individuali contano poco, forse nulla. Il racconto lungo di uno dei più grandi autori francesi del secolo scorso smentisce questo luogo comune: anche un essere umano, uno solo, può cambiare il destino delle generazioni che verranno. Un uomo che, con purissima ostinazione, pianta alberi per tutta la vita, mentre l’Europa attraversa la guerra. Una regione intera, in Francia, risorge grazie a lui. Un libro la cui bellezza è una semplicità sconfinata, la cui forza è lo stupore che vi lascerà addosso.

L’albero al centro del mondo

di Jaco Jacobs, traduzione di M. Mercuriali, Rizzoli / età 6-10 anni
(disponibile in e-book)

Un autore per ragazzi sudafricano che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ci regala una storia dolce, battagliera e divertentissima. Marnus, un ragazzino che si sente invisibile, si lascia trascinare in una impresa -all’apparenza impossibile- da una bambina agguerrita di nome Leila. Per difendere un albero che il comune vuole sradicare per costruire un gasdotto, il piano è salire in cima ai suoi rami… e non scendere finché la lotta non sarà vinta.

Il sussurro del mondo

di Richard Powers, traduzione di Licia Vighi, La Nave di Teseo
(disponibile in e-book)

Premio Pulitzer per la narrativa nel 2019, questo romanzo tenta qualcosa di nuovo e importante. Mette al centro una sovra-storia – la “Overstory” del titolo in lingua originale – che ha cioè tempi molto più lunghi di quelli di una esistenza umana. I tempi degli alberi che sono il sussurro del mondo. In una narrazione magistrale, Powers costruisce le vite di nove personaggi, legandole indissolubilmente a quelle di altrettanti alberi. E se da un lato riesce a raccontare la distanza tra universo naturale e universo umano, dall’altro sembra indicarci una strada: per gli alberi, come per noi, non esistono le specie. Esiste solo la forza dei legami naturali, degli incontri e della solidarietà: l’unica via possibile per un futuro di vita.

 

La nazione delle piante

di Stefano Mancuso, Laterza
(disponibile in e-book)

Di piante parlano tutti i libri di Stefano Mancuso, botanico e docente di arboricoltura generale e coltivazioni arboree all’Università di Firenze. Ne La nazione delle piante immagina che siano loro, le piante, a prendere la parola per spiegare all’uomo gli 8 articoli della costituzione di una immaginaria società vegetale. Da cui noi umani avremmo davvero tanto da imparare. Una riflessione giocosa, i cui risvolti sono però essenziali. Infatti solo accantonando l’idea della piramide alimentare in cui le piante sono all’ultimo posto, tutti insieme – noi esseri viventi – possiamo salvare la Terra.

Bestia di gioia

di Mariangela Gualtieri, Einaudi

Se non conoscete una delle più grandi poetesse contemporanee, è tempo di rimediare. Ora, sui vostri divani, con la testa che viaggia verso il fuori, verso il dopo, leggete tutto. Le sue parole sono da bere a perdifiato, e poi da assaporare piano, da leggere e rileggere. C’è dentro l’umanità futura, il dolore per come viviamo e la continua meraviglia per la vita naturale, per i cicli di cui anche noi umani facciamo parte. Una poesia, in questa raccolta che resterà per sempre con voi, dice così:

Certi alberi vicini alle case
sostano in una pace inclinata
come indicando come chiamando
noi, gli inquieti, i distratti
abitatori del mondo. Certi alberi
stanno pazientemente. Vicini
alle camere nostre dove gridiamo
a volte di uno stare insieme
che ha dentro la tempesta
noi che devastiamo facce care
per una legge di pianto.

 

Altri articoli

alberi

Suzanne Simard nel suo ultimo libro dimostra come gli alberi riescono a comunicare e aiutarsi. Riuscendo anche a riconoscere i propri figli Vere crea