L’emergenza coronavirus sta accelerando l’affermazione di alcuni fenomeni che già prima della pandemia mostravano interessanti prospettive. E’ il caso della vendita online di prodotti agroalimentari che ha permesso a molti italiani di trovare nel web un prezioso alleato per evitare la fila ai supermercati.
Il rapporto “il mercato italiano online dei prodotti agroalimentari biologici” realizzato da Ismea evidenzia l’interesse dei consumatori di biologico per l’acquisto, con varie modalità, su piattaforme web. I risultati, elaborati a partire da un sondaggio online svolto nei mesi di gennaio e febbraio e rivolto a 3.792 consumatori che utilizzano abitualmente il canale web, lasciano intendere come il breve e il medio periodo saranno caratterizzati da un’ulteriore crescita del canale.
Dal sondaggio emerge che il 25% degli intervistati ha acquistato su internet nel corso del 2019 prodotti alimentari e che tra questi il 14% ha comprato prodotti biologici, in particolare olio extra-vergine di oliva. Inoltre per il 27% degli intervistati la propria spesa online di prodotti alimentari biologici negli ultimi cinque anni è cresciuta del 50%, e quello che sorprende è che per oltre un terzo del campione (34%) i prodotti biologici venduti online offrono maggiori garanzie di quelli venduti attraverso altri canali. Per quanto riguarda la frequenza di acquisto, il 40% del campione dichiara di comprare prodotti biologici sul web almeno una volta a settimana, spesso in parallelo agli acquisti effettuati presso i punti vendita fisici, mentre il 62% utilizza ancora i canali di vendita classici più frequentemente dell’e-commerce.
In ogni caso, per le vendite online, i siti web degli operatori specializzati restano in testa, seguiti dalla Gdo e dai siti di e-commerce non specializzati in prodotti alimentari che risultano particolarmente presenti nelle abitudini di acquisto delle fasce d’età più giovani. Il numero di operatori presenti sul territorio italiano, che ha scelto di vendere online prodotti biologici, è cresciuto da 49 nel 2001 a 375 nel 2018, a testimonianza di una potenzialità di espansione di questo canale anche per la vendita di prodotti agroalimentari.
Entrando nel dettaglio del sondaggio, emerge che tra i consumatori con diploma o titolo di studio superiore, l’incidenza di acquisti online di prodotti bio è più alta (16%) rispetto al resto dei soggetti (8%). L’indagine ha rivelato che la percentuale di acquirenti online di prodotti biologici è superiore nelle grandi città con oltre 500.000 abitanti (17%) rispetto al resto dei Comuni (13%). Poco meno di un terzo del campione (29%) ha rivelato esigenze nutrizionali specifiche, appartenendo alla categoria dei vegetariani/vegani o avendo intolleranze ad alcuni alimenti, mentre il 48% dei soggetti ha figli conviventi sotto i 18 anni di età.
Le caratteristiche merceologiche acquistate dalla maggioranza dei partecipanti al sondaggio sono olio extravergine di oliva (73% del totale), miele (70%), pasta/pane/biscotti/pasticceria (66%), frutta (65%), cereali e prodotti per la prima colazione (65%) e verdura (63%).
Un’indicazione importante emersa dall’indagine riguarda i fattori presi in considerazione dai consumatori nelle loro scelte di acquisto. Il 30% del campione guarda principalmente alla qualità percepita o alla conoscenza pregressa di una particolare marca o di un prodotto, mentre per il 26% la caratteristica fondamentale nella scelta è la provenienza italiana. Seguono le informazioni presenti in etichetta ed il prezzo più conveniente, entrambi fattori ritenuti più importanti dal 16% del campione. Poco meno della metà dei rispondenti (49%) acquista online con maggiore frequenza prodotti biologici a marchio del distributore specializzato; il 28% preferisce marchi biologici sviluppati dalla Gdo e il 13% prodotti a marchio delle aziende agricole.
Infine, i prodotti biologici di aziende agroalimentari non specializzate sono preferiti dall’11% dei rispondenti. Tra le tipologie di portali utilizzati per gli acquisti online di prodotti bio, il 31% del campione acquista con maggiore frequenza sui siti di distributori specializzati, il 23% su siti di supermercati generalisti ed il 21% su siti di e-commerce non specializzati in prodotti alimentari. Relativamente importanti sono anche gli acquisti online fatti direttamente sul sito dei produttori, con un 19% dei consumatori che acquista con maggiore frequenza da questo canale.
Per quanto riguarda la frequenza di acquisto online, il 40% del campione acquista online prodotti bio almeno una volta a settimana (l’11% più di una volta a settimana), il 43% una volta al mese o più volte al mese, mentre gli acquirenti occasionali (meno di una volta al mese) sono circa il 16% del totale. Inoltre, il 62% dei rispondenti utilizza ancora i canali di vendita fisici più frequentemente dell’e-commerce.
L’indagine ha permesso di analizzare le ragioni che spingono a preferire il canale online negli acquisti biologici rispetto ai classici punti vendita fisici; per il 38% del campione la consegna a domicilio è un fattore determinante nella preferenza dell’e-commerce, mentre il 35% rileva una maggiore economicità dei prodotti venduti online. Il livello di fiducia circa il rispetto della normativa sul biologico è generalmente buono, con il 78% dei rispondenti che ha un livello di fiducia medio o alto nei prodotti biologici; è inoltre interessante notare che oltre un terzo del campione (34%) crede che i prodotti biologici venduti online rispettino maggiormente la normativa sul bio rispetto a quelli venduti attraverso altri canali. In termini di spesa media, il sondaggio ha rivelato che oltre la metà del campione spende in ciascun acquisto online di prodotti agroalimentari biologici oltre 30 euro, un restante 45% spende tra 10 e 30 euro mentre una porzione molto esigua del campione (3%) spende meno di 10 euro.
L’evoluzione della spesa online di prodotti biologici tracciata dall’indagine conferma il trend crescente del canale online per l’Italia: il 60% dei 520 consumatori ha dichiarato un incremento della spesa online nel corso del 2019 rispetto all’anno precedente, mentre il 70% ha riportato un incremento negli ultimi 5 anni. Anche le attese per il futuro a breve e medio termine indicano una crescita attesa per la maggior parte dei consumatori: il 36% prevede di spendere di più online per gli acquisti di biologico già nel 2020 rispetto a quanto fatto nel 2019 ed il 49% si attende una crescita nel prossimo triennio.