Continua la moria di api e il declino delle popolazioni mondiali di impollinatori. Questa volta a lanciare l’allarme sono gli ambientalisti croati. Secondo le stime, sarebbero oltre 50 milioni gli insetti morti e 600 gli alveari distrutti in Croazia. Per essere precisi, il territorio è quello della contea settentrionale di Medimurje al confine con l’Ungheria. Ancora una volta a finire sotto accusa sono i pesticidi e l’uso massiccio di fitofarmaci che si è fatto nelle coltivazioni adiacenti agli alveari. Si tratta soprattutto di campi di colza e patate.
Si parla apertamente di disastro ambientale e il governo di Zagabria ha deciso di fare chiarezza sull’accaduto aprendo un’indagine per analizzare i campioni delle api morte ma anche di miele, frutta e verdura prodotti nelle vicinanze. All’Istituto di sanità pubblica della contea di Medimurje sarà affidata l’indagine sui campioni di miele. Mentre l’Istituto di farmacologia e tossicologia della facoltà di veterinaria di Zagabria si occuperà di risalire alle cause della moria delle api.
Vale la pena ricordare che gli impollinatori garantiscono la riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea. Gran parte della frutta e della verdura che consumiamo dipende dalle api. Il loro declino ha quindi una diretta conseguenza anche sull’economia: si stima che la produzione agricola europea resa possibile grazie agli impollinatori valga 15 miliardi di euro all’anno.