Desertificazione, la vita è nel suolo

Secondo podcast di Cambia la terra. La presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini: “Dall’assenza di cura della nostra terra derivano i fenomeni di desertificazione”

di Redazione


“Il suolo è la base della vita ed è proprio dall’assenza di cura della nostra terra che derivano i fenomeni di desertificazione”. Così esordisce Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio e imprenditrice agricola, nel secondo podcast pubblicato da Cambia la terra. “Una terra fertile consente di avere cibo di qualità, produzione stabile, capacità di trattenere acqua, contenere fenomeni di erosione, assorbire CO2, quindi di contrastare i cambiamenti climatici”.

Ma il suolo negli ultimi decenni è stato vittima, aggiunge Mammuccini, di “uno sfruttamento eccessivo, non solo attraverso l’urbanizzazione ma anche a causa di un modello di agricoltura intensiva che ha creato fenomeni di deforestazione a livello globale e uno sfruttamento insostenibile dei terreni coltivati, che in molti casi hanno perso oltre il 50 per cento di carbonio, cioè hanno perso sostanza organica e fertilità”.

Anche l’allevamento, “una risorsa fondamentale per il suolo, attraverso la produzione di letame che crea fertilità, è diventato un problema. Gli allevamenti intensivi infatti producono liquami inquinanti e non si trovano soluzioni adeguate per smaltirli”.

In Italia, spiega la presidente di FederBio, c’è “una grossa perdita di sostanza organica proprio nelle aree più fertili, come la Pianura Padana. E, se ci vogliono migliaia di anni per creare pochi centimetri di suolo fertile, bastano pochi decenni per distruggerlo”. Che fare allora? “Serve un cambiamento rapido, un cambiamento veloce di modello agricolo, verso l’agroecologia, verso produzioni che guardano al biologico e al biodinamico. Queste si basano su un principio fondamentale: la restituzione di quella sostanza organica che ogni anno viene consumata attraverso le coltivazioni. Si tratta del principio della restituzione di ciò che si prende dalla terra, che bisogna adottare evitando lo sfruttamento intensivo”.

Il biologico come può aiutare questo cambio di passo? “Dà un contenuto di carbonio nel suolo quasi doppio rispetto ai terreni coltivati con il sistema convenzionale. Bisogna adottare questo metodo proprio per restituire fertitilità al suolo. Il suolo è un sistema vivente – ha concluso Mammuccini – e dobbiamo trattarlo come tale. Per questo servono politiche come il Green Deal europeo e la strategia Farm to Fork che mettono al centro l’agroecologia e le produzioni biologiche”.

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