E’ di 4,2 milioni di euro lo stanziamento per la ricerca in agricoltura biologica, previsto dal nuovo bando del ministero delle Politiche agricole pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“Il nostro obiettivo è chiaro – spiega la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova – rafforzare l’intera filiera del biologico, che consideriamo un comparto sempre più strategico per l’agricoltura italiana verso la sostenibilità integrata individuata dal Green Deal, dalla strategie Farm to Fork e nella nuova Pac come chiave di volta ineludibile per l’agricoltura del futuro”.
Lo stanziamento complessivo prevede un tetto per ciascun progetto di 300 mila euro con una copertura fino al 90% della spesa ammessa a finanziamento. I progetti di ricerca dovranno essere orientati al miglioramento delle produzioni biologiche, all’innovazione dei processi produttivi delle imprese biologiche, al trasferimento tecnologico. E inoltre, alla fruizione e diffusione dei risultati della ricerca e alla diffusione dei benefici e vantaggi dell’agricoltura biologica.
Potranno prevedere la partecipazione, come “unità operative”, di altri enti privati che hanno tra gli scopi statutari la ricerca e la sperimentazione. Inoltre non devono perseguire scopo di lucro. E’ invece obbligatorio, pena l’inammissibilità del progetto, il coinvolgimento nelle attività progettuali di almeno un’azienda biologica o biodinamica.
“Di grande ampiezza e attualità – si legge in una nota del ministero – gli assi strategici che orienteranno i progetti: dal miglioramento genetico alla meccanizzazione, dall’approccio agroecologico nelle aziende bio alle tecniche di trasformazione, passando per la riduzione degli input, lo sviluppo sostenibile del territorio, la tutela ambientale, forestale e paesaggistica”. Inoltre, potranno essere presentati progetti anche specificamente rivolti a due segmenti come florovivaismo e piante officinali, comparti sempre più prossimi alle dinamiche del biologico.
“La definizione delle tematiche e l’approccio partecipato previsto dal bando sono frutto di un percorso di condivisione con il settore biologico, attraverso il coinvolgimento del Comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica”, ha sottolineato Bellanova. “Da questi progetti ci aspettiamo indicazioni utili per il raggiungimento degli obiettivi che l’agricoltura è chiamata a perseguire da qui al 2030”.