No ai decreti Ogm: vincono associazioni ambientaliste e mondo bio

Stralciate in Commissione alla Camera le parti che contenevano il rischio di un’apertura ai nuovi Ogm ottenuti tramite Nbt. “Un risultato importante” della battaglia della società civile, commenta la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini

No agli Ogm “nascosti” in decreti tecnici: vittoria degli ambientalisti. La commissione Agricoltura della Camera ha scongiurato oggi il rischio di un via libera agli Ogm, contenuto in tre decreti aspramente criticati da una grande mobilitazione di 25 tra associazioni ambientaliste e del mondo del biologico in Italia.

Come annunciato in questo articolo di Lorenzo Misuraca su Il salvagente, “i pareri della commissione, con il voto favorevole della maggioranza e contrario dell’opposizione, sono stati approvati con la richiesta di espungere tutte le parti che fanno riferimento a Ogm e ai cosiddetti nuovi Ogm (ottenuti tramite le New breeding techniques – Nbt)”.
Il relatore della proposta, Luciano Cillis del M5s, come riporta sempre Il salvagente, ha spiegato: “Nelle condizioni inserite abbiamo inserito una nota che tutela lo scambio di materiale genetico tra agricoltori, quando questo non si presenti come scambio commerciale, ma solo come equo baratto. Cioè quello che avviene da quando l’uomo fa l’agricoltore”. Questo ed altri elementi dei decreti citati erano stati al centro di numerose prese di posizione e denunce da parte di un’ampia rete di associazioni dell’ambientalismo e del mondo biologico, di cui Cambia la Terra ha dato conto a più riprese nelle ultime settimane.

“La commissione Agricoltura della Camera – commenta “a caldo” Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – ha accolto le preoccupazioni e le proposte fatte dalle 25 associazioni che si sono espresse contro quei decreti che contenevano un’apertura agli Ogm. Un risultato importante dovuto al lavoro che abbiamo fatto, a tutte le voci e le persone che si sono spese per denunciare questo pericolo”. Ora però la situazione è di fatto un’empasse che spetterà alla politica dirimere: “Abbiamo un parere diverso tra le due commissioni omologhe dei due rami del Parlamento, lavoreremo perché i decreti del ministero si adeguino a quanto sancito ora. Un’altra buona notizia, oggi, dopo il sì alla legge sul bio”.

In vista del voto alla Camera e a seguito della mobilitazione di 25 associazioni, l’Associazione italiana pr l’agricoltura biologica (Aiab) aveva inviato ieri, 12 gennaio, una lettera alla ministra Bellanova (poco fa sono state annunciate le sue dimissioni, ndr) e ai parlamentari delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato, a firma del genetista Salvatore Ceccarelli, per “attirare l’attenzione su alcuni aspetti scientifici degli Ogm e delle Nuove tecniche di breeding (Nbt) che riteniamo debbano suggerire di astenersi dal consentirne l’uso in agricoltura”.

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