Il biologico come priorità dell’Europa. È stato presentato nei giorni scorsi dalla Commissione europea il nuovo Piano d’azione 2021-2027 per la transizione agroecologica dell’agricoltura europea. Gli obiettivi sono quelli del Green Deal europeo e delle strategie comunitarie Farm to Fork e Biodiversità: triplicare le superfici agricole coltivate a biologico e dimezzare l’uso dei pesticidi e degli antibiotici entro il 2030. Lo ha annunciato in una conferenza stampa (qui il link per rivedere l’incontro) il commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Janusz Wojciechowski, illustrando i contenuti del progetto teso a implementare domanda e offerta. “Il problema – ha ammesso il commissario – sta nelle discrepanze tra i Paesi membri. Abbiamo Stati membri che si attestano sotto il 3% di biologico”. Uniformare il quadro europeo sarà quindi un obiettivo dell’esecutivo, rilanciando “sinergie tra produzione e mercato”: “Sarà una grande sfida”.
Per incentivare il consumo di alimenti biologici è previsto uno stanziamento di 49 milioni di euro per il 2021 per la promozione di questo tipo di prodotti e l’istituzione di “appalti pubblici green”, che prevedano l’integrazione dei prodotti bio nei criteri minimi obbligatori per gli appalti sostenibili.
Altro punto del piano è la destinazione per il biologico del 30% dei fondi previsti nel campo dell’agricoltura, della silvicoltura e della valorizzazione delle zone rurali da Horizon Europe 2021-2027, il programma europeo per il finanziamento di progetti di ricerca e innovazione.
L’esecutivo europeo ha in programma, inoltre, uno studio sul prezzo reale del cibo per impostare una fiscalità equa per le produzioni biologiche, rappresentativa del contributo etico ed ambientale che includono. Non solo, perché il piano prevede l’istituzione di una “Giornata del biologico” annuale, europea, per la promozione dei distretti biologici.
E comprende il collegamento con la nuova PAC, affinché il Piano d’azione stesso venga attuato dagli Stati membri attraverso i Piani strategici nazionali, con misure per sostenere la conversione e il mantenimento del biologico e l’indicazione degli obiettivi specifici per ciascun Paese.
“Esprimiamo grande apprezzamento per il lavoro della Commissione Europea sul Piano d’azione per il biologico, che mette a disposizione degli Stati Membri strumenti e azioni concrete per raggiungere gli obiettivi delle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, con investimenti strategici in ricerca e innovazione per la transizione al biologico”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.
“Apprezziamo inoltre l’impegno costante che Ifoam Organics Europe ha dedicato all’attivazione di politiche europee finalizzate alla transizione dei sistemi agricoli e alimentari verso il biologico e l’agroecologia. Adesso è arrivato il momento dell’impegno a livello nazionale e dei territori affinché gli obiettivi del Piano d’azione europeo per il biologico siano inseriti nel Piano strategico nazionale della Pac dotandosi anche dei servizi di supporto e consulenza agricola, necessari per sostenere gli agricoltori nella conversione al bio. Ci auguriamo, quindi, che questa ulteriore spinta dell’Europa verso il biologico favorisca la veloce e definitiva approvazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica e l’inserimento, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, di investimenti adeguati per la promozione di distretti biologici e di filiere del Made in Italy Bio”.
A livello europeo – continua la presidente di FederBio – il plauso all’iniziativa dell’esecutivo comunitario è arrivato da Ifoam, la rete composta da oltre 200 organizzazioni che coprono l’intera catena alimentare biologica: organizzazioni di agricoltori e trasformatori, rivenditori, certificatori, consulenti, commercianti e ricercatori, organismi di difesa dell’ambiente e dei consumatori. In particolare, per gli addetti ai lavori, è positivo l’Approccio “push-pull” che mira a bilanciare gli aumenti sia della produzione che della domanda di prodotti biologici.
Secondo Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe, “la Commissione ha presentato passi concreti per aumentare la domanda biologica, come il budget di 49 milioni di euro per il biologico nel quadro delle politiche di promozione”. Eduardo Cuoco, direttore di Ifoam Organics Europe, ha sottolineato inoltre che “non dobbiamo dimenticare l’importanza del coinvolgimento di attori nazionali, regionali e anche locali affinché questo piano d’azione abbia il maggior successo possibile”. Come dire, la palla passa ora agli Stati membri: rispetteranno pienamente e in modo efficace quanto espresso dalla Commissione Europea?