Biodistretto dell’Amerina: tagli ai pesticidi per nocciole e castagne

transizione agroecologica

Cinque Comuni vogliono favorire la transizione agroecologica

Ridurre l’impiego di fitofarmaci nella coltivazione di nocciole e castagne e favorire la transizione agroecologica nel biodistretto della valle Amerina. Questo l’obiettivo del progetto sostenuto dalla Regione Lazio e dall’Arsial – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio – che punta a ridurre l’uso di input chimici esterni, migliorare la qualità delle filiere delle castagne e delle nocciole, proteggere la salute degli agricoltori e dei cittadini, tutelare l’ambiente e le sue risorse. 

Cinque i Comuni del biodistretto coinvolti : tre Comuni dei Cimini (Vallerano, Vignanello, Canepina) e due (Gallese e Corchiano) della bassa Tuscia. Alla base del progetto la convinzione che per favorire davvero il passaggio all’agricoltura biologica e ridurre l’uso dei pesticidi le amministrazioni comunali devono cambiare ruolo. Non limitarsi a far rispettare le normative anti pesticidi attraverso il controllo sul territorio, ma diventare parte attiva fornendo un supporto costante agli agricoltori. 

“Il problema è che in molti casi i Comuni hanno emanato ordinanze rigorose in materia di pesticidi, ma poi non riescono a fare le verifiche”, commenta Famiano Crucianelli, presidente del biodistretto della via Amerina. Questo progetto cambia la prospettiva. “Ad esempio non è l’agricoltore a decidere come, quando e quali trattamenti fare, ma è l’amministrazione comunale a dare queste indicazioni sulla base del lavoro svolto dagli agronomi. Già passare dai trattamenti a calendario a quelli applicati solo quando c’è il patogeno riduce fortemente l’utilizzo di fitofarmaci”, aggiunge Crucianelli. 

Il progetto prevede infatti:

  •  l’attivazione di due sportelli informativi dove gli agricoltori potranno trovare assistenza tecnico scientifica sui disciplinari di produzione integrata e biologica;
  • il monitoraggio in circa 70 aziende dei 5 Comuni aderenti ai progetti sulla cimice asiatica e altri attacchi patogeni e di parassiti; 
  • l’emissione di bollettini settimanali sia specifici per le aziende biologiche che convenzionali per i trattamenti fitosanitari;
  • incontri educativi e formativi destinati alle aziende agricole. 

 

 

 

Altri articoli

Photoholgic, unsplash

Un report rivela che la crisi climatica minaccia la biodiversità e l’efficacia delle politiche ambientali Secondo uno studio pubblicato sul Nature

L'Italia è l'unica grande economia agricola dell'Ue ad aver visto una riduzione delle vendite dei pesticidi dal 2011 al 2018 di Goffredo Galeazzi

suolo

E’ la dotazione finanziaria complessiva di quattro bandi approvati dalla Regione di Redazione Oltre 9,7 milioni di euro per dare una spinta

Nell’e-commerce registrato un incremento del 143%. Le vendite bio nel mercato interno italiano hanno superato i 4,3 miliardi di euro  Continua a r