“Spaventare le persone, dicendo loro che potremmo non avere cibo, è disonesto! I problemi successivi all’invasione russa sono dovuti al funzionamento dei mercati globali del grano e del mais. È un problema logistico e finanziario. Non è un problema di disponibilità di cibo”. Così, Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, rimette al centro della discussione la strategia agroalimentare Farm to Fork (“Dal produttore al consumatore”), chiedendo il massimo sostegno da parte di tutti gli Stati.
La guerra tra Russia e Ucraina sta dando un alibi a chi già prima della crisi internazionale aveva cercato di fermare il Green Deal europeo, in nome di specifici interessi economici che non tengono conto degli effetti devastanti dell’agricoltura convenzionale sugli equilibri ambientali, economici e sociali. “La Farm to Fork è un tentativo di salvare l’agricoltura e non distruggerla”, ha continuato con tono deciso il vicepresidente Timmermans, ricordando gli effetti devastanti nella produzione globale di cibo causati dalla perdita di biodiversità in agricoltura e dai cambiamenti climatici.
Con questo intervento L’Unione Europea torna a far sentire la sua voce e a mostrare la sua visione di lungo periodo, particolarmente necessaria in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. L’invito del vicepresidente della Commissione è netto. Dobbiamo sostenere un’agricoltura sana, solo così potremo continuare ad avere terreni fertili, la condizione di base per poter produrre cibo e continuare a nutrire il mondo. Dobbiamo puntare a modelli sostenibili, come lo è l’agroecologia che rispetta il ciclo naturale della terra, ne tutela la biodiversità e mette in connessione tutto l’ecosistema ambientale, dai microorganismi che troviamo nel suolo a tutti gli esseri viventi.
Questa fase delicata anche per l’approvvigionamento delle materie prime va considerata dunque, suggerisce la Ue, come un’opportunità per rilanciare l’intero sistema di produzione agricola su basi più solide. Oggi possiamo farlo, nessuno dev’essere lasciato solo e, grazie anche a strategie europee come la Farm to Fork, possiamo metterci uno affianco all’altro e guardare a un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
La prossima tappa importante di questo dibattito politico sarà a giugno, quando verranno presentate le iniziative legislative della Commissione europea. Tra queste il regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, con l’obiettivo di ridurne l’impiego e il rischio del 50% entro il 2030.