Più della metà degli italiani nel 2021 almeno una volta ha bevuto vino biologico. Una percentuale in continua crescita: era pari al 17% nel 2015, addirittura al 2% nel 2013. Allo stesso modo sono aumentate le vendite di vino bio nel retail alimentare: +3,7% rispetto al 2020, raggiungendo i 46,5 milioni di euro.
Sono alcuni dei dati presentati da un’indagine Nomisma Monitor realizzata per FederBio e AssoBio e presentata a Vinitaly, Salone internazionale dei vini e distillati che si è tenuto in questi giorni a Verona.
Ipermercati e supermercati si confermano come i canali preferiti per l’acquisto di vino bio (46%), seguiti dalle enoteche (19%), dagli acquisti diretti dal produttore (15%) e dai negozi specializzati in prodotti biologici (10%).
A trainare le vendite i vini fermi&frizzanti che, con 40,1 milioni di euro nel 2021, pesano per l’86% sul totale vino bio venduto nel canale retail: +4,5% rispetto al 2020.
Degno di nota l’e-commerce: nonostante l’online rappresenti appena il 2% del canale off-trade, gli acquisti online continuano a crescere a doppia cifra (+13,4% rispetto al 2020) e ad orientarsi su prodotti di fascia di prezzo superiore.
“I dati che emergono da questa indagine”, ha commentato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio “evidenziano come il vino biologico sia sempre più apprezzato e ricercato dai consumatori. La viticoltura biologica rappresenta un modello virtuoso per la capacità di valorizzare l’ambiente e l’identità dei territori. La conversione al biologico costituisce quindi un’opportunità straordinaria. Inoltre, con il 19% sul totale della viticoltura nazionale, il vigneto bio ha già il primato di superficie coltivata: è uno dei trend più positivi dell’agricoltura biologica italiana. Il settore va però supportato con politiche e investimenti in ricerca per essere sempre più competitivo sia in Italia che all’estero”.
Se il vino è un prodotto strettamente legato al territorio, ancor più lo è il vino biologico. Nell’ambito di Vinitaly è stata presentata da NaturaSì e Doctor Wine la guida “Alla scoperta dei vini biodinamici e biologici”. Un viaggio tra 180 aziende agricole e cantine per conoscere e apprezzare quasi 500 vini biologici e biodinamici che hanno un ruolo attivo nella valorizzazione del territorio.
“Realtà che raccontano un modo diverso di fare agricoltura, prestando attenzione all’ambiente, alla fertilità del suolo e alla salvaguardia della biodiversità, ospitando talvolta anche progetti di carattere sociale. Alcune aziende vitivinicole presenti nella guida hanno reintrodotto la zootecnia, altre sono impegnate nel recupero di vitigni autoctoni resistenti oltre che in pratiche di risparmio energetico”, si legge in una nota di NaturaSì.