Dal 19 aprile, – data dell’ultima riunione del Tavolo di Partenariato istituito per il confronto tra tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici interessati – la bozza del piano strategico nazionale della Pac post 2022 è scomparsa dai radar. Dal Mipaaf non si hanno più notizie di quanto si sta facendo per adeguare la bozza alle osservazioni inviate dalla Commissione Ue.
Per questo 17 associazioni, tra cui Federbio, hanno inviato al ministro Patuanelli e alla struttura tecnica del Mipaaf una lettera per chiedere la convocazione della riunione del Tavolo di Partenariato. E un cronoprogramma dei lavori per la redazione finale del documento.
A distanza di più di due mesi non è arrivato alcun riscontro da parte del Mipaaf alle osservazioni e commenti inviati dalle associazioni ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori. Sono stati inoltre esclusi dai lavori per la redazione della versione definitiva del Psp anche soggetti istituzionali come Ispra che dovevano essere coinvolti come previsto dal regolamento della Pac.
Un silenzio assordante considerata l’attuale situazione geopolitica e climatica che richiede invece un confronto quanto più ampio possibile sul futuro dell’agricoltura.
Le 17 associazioni auspicano, quindi, una rapida risposta da parte del ministro Patuanelli, al fine di garantire, nelle poche settimane che restano prima dell’invio alla Commissione (previsto per fine luglio), un vero processo democratico per la redazione del documento di programmazione della Pac post 2022.
I contributi delle associazioni presenti al Tavolo di Partenariato avrebbero dovuto essere resi pubblici sulle pagine del sito della Rete Rurale Nazionale dedicate alla redazione del PSP e il ministro Patuanelli aveva garantito la convocazione di almeno altre due riunioni del Tavolo di Partenariato entro luglio. Per ora niente è stato fatto.