Aumenta il traffico illegale di pesticidi nel sud dell’Europa e nell’area del Mar Nero. Se il numero di casi di pesticidi illegali provenienti dalla Turchia è cresciuto notevolmente, tuttavia la Cina rimane il Paese di origine numero uno. Aumentano anche i sequestri di piccole spedizioni, fino a 10 litri/chilogrammi, traffico aumentato nel corso degli anni. Infine cresce la contraffazione di marchi di uso comune
Sono le nuove tendenze sul mercato nero dell’Ue per i prodotti fitosanitari emerse nel corso dell’operazione Silver Axe VII, coordinata da Europol, che si è svolta dal 25 gennaio al 25 aprile 2022 e ha coinvolto le forze dell’ordine di 31 Paesi (25 Stati membri dell’UE e sei Paesi terzi). Le attività operative di Silver Ax VII si sono concentrate su porti, aeroporti e altri punti di ingresso in cui è possibile rilevare l’importazione e l’esportazione di pesticidi illegali e contraffatti. E hanno portato a dieci arresti, al sequestro di 1.150 tonnellate di pesticidi illegali e contraffatti e all’individuazione di una fabbrica in cui i pesticidi erano contraffatti.
Hanno sostenuto l’operazione di Europol l’ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale (Euipo), l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), la direzione generale Sante della Commissione europea e le associazioni dei produttori di pesticidi CropLife Europe e CropLife International, evidentemente preoccupate per il calo del loro business.
Secondo Europol, l’aumento dei sequestri di attrezzature di produzione e materie prime spedite in Europa suggerisce un aumento delle attività di contraffazione all’interno dell’Ue. In particolare, le forze dell’ordine negli stati Ue hanno rilevato una serie di modus operandi. Il primo è l’importazione di prodotti quasi ultimati in contenitori simili a noti marchi. Una volta importati, devono solo essere etichettati prima di andare al mercato nero. La seconda è l’importazione illegale di ingredienti per la produzione di pesticidi. Per ridurre le possibilità di rilevamento, i prodotti chimici vengono utilizzati solo nella fase di produzione finale nei luoghi in cui anche l’imballaggio viene contraffatto.
Durante l’operazione Silver Axe VII le autorità bulgare hanno preso di mira una di queste località in un’operazione mirata a un impianto di produzione: gli agenti hanno sequestrato materiali di imballaggio contraffatti e pesticidi illegali.
Un altro modus operandi, segnala Europol, è l’uso improprio del sistema di commercio parallelo, che facilita le procedure di approvazione dei pesticidi venduti all’interno dell’Ue. Nell’ambito di tale sistema, un prodotto fitosanitario autorizzato in uno Stato membro può, previa concessione di un’autorizzazione al commercio parallelo, essere immesso sul mercato in un altro Stato. L’abuso di questo sistema consiste nell’introdurre prodotti fitosanitari illegalmente prodotti in uno Stato membro, sostenendo fraudolentemente che sono già stati approvati in un altro Stato membro ed eliminando così la necessità di ulteriori autorizzazioni.
Per Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol, “nonostante il loro prezzo basso, i fitofarmaci non autorizzati hanno un costo molto alto per l’ambiente, per la salute pubblica, e per il settore agricolo. I pesticidi falsi e illegali possono danneggiare gli agricoltori e le colonie di api”. Ville Itälä, direttore generale dell’Olaf, ha aggiunto: “Il contrabbando di pesticidi rappresenta una minaccia lungo tutta la catena alimentare, dagli agricoltori ai consumatori, perché consente a prodotti pericolosi di raggiungere il nostro mercato e i nostri terreni”.