Valide le firme di un milione di europei per la difesa di api e agricoltori 

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La Commissione ha validato le firme raccolte con l’ICE «Salviamo le api e gli agricoltori». Ora il confronto con il Parlamento Ue

Sono più di un milione le firme ritenute valide dalla Commissione Ue relative all’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) “Salviamo api e agricoltori”. Per la precisione 1.161.254 persone hanno aderito all’Ice esprimendo la volontà di eliminare i pesticidi sintetici e di salvaguardare la biodiversità nelle aree agricole.

L’impiego dei pesticidi sta infatti mettendo a rischio la diversità biologica che è alla base dei nostri sistemi alimentari: api, farfalle e altri insetti stanno scomparendo dai nostri paesaggi. Le conseguenze sono disastrose per la sicurezza alimentare, la salute e l’ambiente. Anche i nostri torrenti e fiumi sono inquinati dai residui di pesticidi, e noi, in quanto consumatori, siamo esposti quotidianamente a un cocktail di pesticidi sintetici attraverso il cibo che mangiamo.

Ora, come osserva Martin Dermine, portavoce della Ice e direttore esecutivo di PAN Europe, si rianimano le speranze: “Questa è la seconda iniziativa contro i pesticidi. È un forte segnale democratico per l’Ue e per i decisori nazionali che devono prendere atto della volontà dei cittadini e abbandonare i pesticidi tossici. Gli agricoltori e la scienza hanno dimostrato che l’agroecologia può nutrire il mondo senza sostanze chimiche. È giunto il momento che i nostri politici smettano di ascoltare il settore agroalimentare e inizino a lavorare per il futuro dei nostri figli”.

Il comitato che ha organizzato l’Ice sarà invitato a intervenire presso la Commissione Ue. Successivamente, entro tre mesi, si terrà un’audizione al Parlamento europeo per un confronto con i deputati sulle richieste chiave contenute nell’Ice. In pratica:

  • eliminazione graduale dell’80% dell’uso di pesticidi sintetici entro il 2030 e del 100% entro il 2035;
  • ripristino della biodiversità sui terreni agricoli;
  • sostegno finanziario agli agricoltori per favorire  la transizione verso pratiche agroecologiche.

 

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