Dopo quasi 3 anni dall’ uscita del Regno Unito dall’Unione europea, Londra ha messo a punto un suo programma di gestione ambientale del territorio, l’Environmental Land Management (Elm) destinato a sostituire la Pac, la politica agricola comune della Ue.
I circa 30.000 agricoltori che aderiscono all’Elm riceveranno fondi aggiuntivi volti a incentivare azioni di protezione ambientale come la gestione degli habitat e la produzione di cibo in maniera più sostenibile.
Il programma rappresenta il più grande cambiamento della politica agricola del Regno Unito degli ultimi 40 anni. Va a modificare il sistema di assegnazione dei fondi che fino ad oggi era basato sulla superficie del terreno agricolo, di fatto favorendo i grandi proprietari terrieri. Nel nuovo sistema gli agricoltori potranno beneficiare di sussidi per 280 azioni che proteggono l’ambiente nell’ambito del nuovo sistema: dalla conservazione delle siepi al mantenimento delle torbiere, passando per la gestione dei parassiti senza far uso di chimica di sintesi.
Le 280 misure previste dall’Environmental Land Scheme s’inseriscono all’interno di tre schemi di pagamento. I pagamenti varieranno a seconda delle azioni intraprese. Ad esempio, gli agricoltori saranno pagati fino a 537 sterline per ettaro per creare terreni paludosi con torbiere di pianura e 1.920 sterline per ettaro per conservare la qualità del suolo e produrre frutta secondo gli standard biologici.
Un primo schema è volto a promuovere l’agricoltura sostenibile e la salute del suolo riducendo l’impiego di input di come fertilizzanti e insetticidi. Prevede inoltre il riconoscimento agli agricoltori di risorse aggiuntive per la cura di siepi, praterie e suoli.
Il secondo – il Landscape Recovery Scheme – riconoscerà incentivi a quegli agricoltori che attuano progetti di “rewilding” su larga scala. Il terzo, il Countryside Stewardship Plus, li ricompenserà per le azioni a sostegno dell’adattamento ai cambiamenti climatici. In particolare Il Countryside Stewardship Plus ricompenserà gli agricoltori che mettono in atto azioni come la gestione naturale delle inondazioni, il ripristino delle torbiere e il miglioramento dei boschi, collaborando con aziende agricole e proprietari terrieri vicini.
Il programma prevede anche il riconoscimento di 1.000 sterline in più ogni anno per le aziende più piccole, inclusi gli affittuari, per coprire i costi amministrativi di partecipazione al programma.
“Gli agricoltori – ha affermato il segretario inglese all’ambiente Thérèse Coffey – non solo sono centrali nell’economia in quanto producono cibo, ma sono anche i custodi della terra. Stiamo accelerando il lancio dei nostri programmi agricoli in modo che possano essere sostenuti finanziariamente mentre proteggono il pianeta producendo cibo in modo più sostenibile”.
L’Environmental Land Management acquista un valore particolare nel Regno Unito, uno dei Paesi più poveri di natura al mondo. Secondo uno studio del Natural History Museum. infatti, il Regno Unito ha ormai perso quasi la metà della sua biodiversità (53% rimasta).