Good news: la Ue vieta 6 pesticidi

legge sul biologico

Mancata autorizzazione dell’Europa al rinnovo di 6 pesticidi sospetti interferenti endocrini

E’ passata sotto silenzio, oscurata dallo stallo relativo al glifosato, una importante decisione presa dal Comitato permanente sui pesticidi dell’Unione Europea (SCoPAFF– Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed). Lo scorso 13 ottobre il Comitato Ue ha infatti deciso di non rinnovare l’autorizzazione all’impiego di sei controversi pesticidi: S-metolaclor, asulam sodico, benthiavalicarb, clofentezina, metiram e triflusulfuron-metile.

Si tratta di sostanze molto pericolose per l’ambiente e per la salute dell’uomo. Cinque sono sospettate di alterare il sistema endocrino, mentre la sesta – l’erbicida S.metolaclor –  è stata classificata come possibile cancerogeno. La decisione dello SCoPAFF rappresenta un passo importante per centrare l’obiettivo fissato dall’Unione europea di ridurre l’uso dei pesticidi più pericolosi del 50% entro il 2030.

Il mancato rinnovo dell’autorizzazione dell’S-metolaclor avrà come conseguenza il divieto di utilizzare questa sostanza dopo il novembre 2024. Utilizzato soprattutto nella coltivazione di mais e girasole, questo pesticida era stato oggetto alcuni mesi fa di un parere negativo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Le altre sostanze vietate dal Comitato sono fungicidi identificati come interferenti endocrini.

“È fondamentale porre fine alle deroghe concesse per troppo tempo a pesticidi pericolosi per la salute e l’ambiente”, ha dichiarato François Veillerette portavoce di Générations Futures, una delle Ong che più si sono battute per porre fine all’autorizzazione di questi pesticidi. “Resta ancora molto da fare su questi temi e Générations Futures è pronta ad intraprendere azioni legali contro qualsiasi decisione europea di autorizzazione di pesticidi che contravvenga alle normative e che sia dannosa alla protezione della nostra salute e del nostro ambiente. A metà novembre la Ue dovrà votare ancora una volta sulla questione del glifosato: confidiamo che le buone decisioni prese il 13 ottobre influenzino positivamente gli Stati membri per questo nuovo voto decisivo.”