Al traffico di droga e armi ora i cartelli messicani hanno aggiunto quello di pesticidi illegali. Un commercio non solo illecito ma anche pericoloso per la salute e l’ambiente che è stato al centro di un’indagine riportata dal quotidiano messicano Milenio.
Tremila litri di pesticidi illegali sono stati sequestrati dal 2020 al 2030 al confine tra Messico e Usa, sostanze destinate secondo le autorità statunitensi alle coltivazioni di marijuana presenti in Usa. Tra queste sostanze due prodotti estremamente tossici, il Bovitraz e Taktic. Si tratta di insetticidi il cui principio attivo è l’amitraz. Sono vietati negli Usa ma legali in Messico. Qui vengono utilizzati principalmente contro le mosche e gli acari nei raccolti di cotone e contro zecche, pidocchi e acari della rogna per bovini, maiali e cani.
Al contrario il divieto negli Usa è motivato dal fatto che, secondo le autorità degli Stati Uniti, queste sostanze possono – a seguito di un’esposizione prolungata – favorire lo sviluppo di patologie oncologiche, nuocere alla fertilità e danneggiare organi come reni, cuore, sistema gastrointestinale e linfatico.
Sostanze dunque estremamente pericolose per chi ne viene a contatto senza le opportune protezioni tanto più se usate impropriamente e con un elevato potenziale di contaminazione dei corsi d’acqua e degli habitat naturali. Un rischio aggravato dal fatto che le coltivazioni illegali di cannabis spesso sono in aree remote ma di alta qualità dal punto di vista ambientale e ricche in termini di biodiversità.