Oltre un decimo dei terreni agricoli in Ue è coltivato con metodo biologico

Agroecologia

I dati Eurostat confermano un trend più che positivo con un aumento di quasi l’80% della superficie agricola biologica 

Negli ultimi dieci anni, l’Unione eEuropea ha visto un notevole aumento nella conversione dei terreni agricoli all’agricoltura biologica. Secondo i dati Eurostat appena pubblicati, la superficie totale dedicata all’agricoltura biologica ha raggiunto i 16,9 milioni di ettari nel 2022, segnando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Un boom che arriva al 79% rispetto al 2012, con un totale di 7,4 milioni di ettari aggiunti alle pratiche agricole biologiche in tutta l’Ue.

Tra il 2012 e il 2022, la superficie biologica totale è aumentata in quasi tutti i Paesi

dell’Ue: quadruplicata in Croazia, con il tasso di crescita più rapido del territorio europeo. Seguono Portogallo, +278%, Bulgaria, +182%, Francia, +179%, Ungheria, +145%, Romania, +123% e Italia, +101%. Arrivando quindi, nel 2022, al 10,5% della superficie agricola utilizzata totale nell’Ue.

Un cambiamento strutturale nel panorama agricolo europeo segno di una nuova consapevolezza da parte di chi fa agricoltura. Ma non solo, i motivi di questa transizione sono vari, tra questi anche l’aumento della domanda da parte dei consumatori di prodotti biologici.

Dati Istat indicano che i cambiamenti climatici e l’inquinamento dell’aria sono tra le principali preoccupazioni per l’ambiente, rispettivamente per il 56,7% e il 50,2% della popolazione dai 14 anni di età. E l’agricoltura biologica risponde in modo specifico a queste due preoccupazioni perché non solo riduce l’impatto ambientale derivante dall’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, ma promuove anche la biodiversità e migliora la fertilità del suolo a lungo termine, mitigando di fatto gli effetti delle alluvioni e dei lunghi periodi di siccità. Sempre più consapevoli, quindi, i consumatori hanno deciso di mettere nel carrello prodotti attenti all’ambiente. Nel 2023, il 90% della popolazione di età compresa tra 18 e 65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio.

Oltre alle scelte dal basso, le politiche europee hanno svolto un ruolo cruciale nel facilitare questo cambiamento, attraverso la strategia Farm to Fork, incentivando fondi europei per la formazione degli agricoltori, per la ricerca e lo sviluppo di tecniche agricole sostenibili. 

La transizione verso l’agricoltura biologica può essere complessa e richiede un impegno a lungo termine da parte degli agricoltori, delle istituzioni e dei consumatori stessi. È essenziale garantire che le politiche siano efficaci nel supportare non solo i grandi produttori, ma anche le piccole aziende agricole e i coltivatori locali che potrebbero incontrare più difficoltà nel passaggio alla produzione biologica.