
A Latina: necrosi avanzata agli arti, una gamba già amputata
Nella piana pontina, dove le serre si estendono a perdita d’occhio, un nuovo episodio dimostra la precarietà delle condizioni di lavoro nei campi. Un bracciante agricolo di 46 anni, originario dell’India, è ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La diagnosi è: necrosi avanzata agli arti, una gamba già amputata e il concreto rischio di perdere anche gli altri arti. Le cause? Si sospetta un’intossicazione da sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, ma al momento è solo un’ipotesi.
Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di precarietà e illegalità che caratterizza il lavoro agricolo in particolare in alcune aree. La Cgil di Roma e del Lazio, insieme alla Cgil di Frosinone e Latina, ha sottolineato come il bracciante possa essere stato esposto a agenti chimici senza adeguati dispositivi di protezione individuale e senza misure di sicurezza sul luogo di lavoro.
La vicenda solleva interrogativi inquietanti sulle condizioni di lavoro nel settore agricolo, dove spesso la mancanza di controlli e la ricerca esasperata del taglio dei costi mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori. L’uso di pesticidi, senza le dovute precauzioni, può trasformarsi in un rischio sanitario importante.
È fondamentale che le istituzioni, a tutti i livelli, intervengano per garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro e per tutelare la salute dei lavoratori agricoli. La Regione Lazio è chiamata a svolgere un ruolo di coordinamento tra istituzioni, forze di polizia, enti ispettivi e forze sociali per vigilare su un territorio che, in assenza di controllo, rischia di tornare a una situazione d’illegalità diffusa.