La biodiversità ha bisogno di aiuto, l’agricoltura bio scende in campo

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L’ultimo rapporto della Fao indica chiaramente i danni causati anche al sistema alimentare globale dalla perdita di biodiversità.

Il paradosso è che, come ci ricordano le Nazioni Unite, la stessa agricoltura convenzionale, ad alto impiego di chimica di sintesi, è uno dei responsabili della riduzione della biodiversità. Dunque per salvare sia la biodiversità che il sistema alimentare globale serve l’aiuto dell’agricoltura bio.

La ricchezza della vita infatti si comincia a difendere nei campi dell’agricoltura biologica. Del resto questo è uno dei capisaldi della politica europea che con la Strategia Biodiversità 30 indica l’obiettivo di dedicare almeno il 10% della superficie agricola ad elementi della natura che supportino la conservazione della biodiversità.

Ora questo progetto di rilancio viene confermato da nuovi dati scientifici. Un recente studio, “Nature Conservation in Europe” – il testo più aggiornato e completo sulla conservazione della natura in Europa, pubblicato dalla Cambridge University Press – offre un quadro allarmante dello stato della conservazione della natura nel continente europeo. Nonostante trent’anni di sforzi, una parte significativa degli habitat naturali nel nostro continente è ancora minacciata o in declino.

In particolare, tra il 2013 e il 2018 gli habitat italiani maggiormente minacciati o in declino includono quelli di duna (71% delle valutazioni), di acqua dolce (47%) e di prateria (39%). Dal punto di vista delle specie, animali e vegetali, i gruppi più a rischio (in cattivo stato di conservazione o in declino) includono pesci (39% delle valutazioni), anfibi (15%) e piante vascolari (12%). Per quanto riguarda gli uccelli, la situazione è meno grave, anche se si registra che rispettivamente il 17% e il 9% delle popolazioni nidificanti e svernanti nel nostro Paese sono comunque diminuite nel periodo 2007-2018.

E’ sempre la Fao a evidenziare che, oltre al declino di molte specie, compresi gli impollinatori, c’è anche un rapido degrado degli ecosistemi fondamentali, quelli che forniscono numerosi servizi essenziali per l’alimentazione e l’agricoltura, tra cui l’acqua dolce.

Di fronte a questo declino risulta sempre più evidente la necessità di basare il sistema alimentare globale su un’agricoltura rispettosa del suolo e della biodiversità che lo contraddistingue. È il modo più efficace per fornire cibo sano a tutti e difendere l’ambiente.