Negli ultimi 12 mesi l’esportazione di prodotti agroalimentari biologici è aumentata dell’8% raggiungendo un valore pari a 3,64 miliardi di euro. Un dato incoraggiante che mostra la crescente consapevolezza dei consumatori sull’importanza del cibo sano sia per la propria salute che per l’ambiente.
E’ uno dei dati contenuti nella ricerca Nomisma sul mondo del biologico promossa da Ice Agenzia e FederBio che verrà presentata al prossimo Sana, il salone internazionale del biologico organizzato a Bologna Fiere dal 7 al 10 settembre prossimo.
Sebbene l’incremento dell’export biologico italiano registrato quest’anno sia inferiore rispetto a quello messo a segno un anno fa (+16% nel 2022 rispetto al 2021), va precisato che i prodotti biologici rappresentano una quota crescente sul totale dele esportazioni: 6% rispetto al 4% di 11 anni fa.
Germania e Francia sono le destinazioni principali del bio made in Italy; frutta, verdura fresca, carne, uova e latte i prodotti più ricercati sui mercati esteri. A questi va aggiunto il vino bio che è arrivato a sfiorare il 9% sul totale dell’export vinicolo del nostro Paese.
“Alla luce dei dati positivi e delle stime positive anche per il futuro, è fondamentale riportare l’attenzione sul mercato interno”, afferma Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. “Occorre pertanto dare piena attuazione alla legge sul biologico in modo da raggiungere il 25% di superficie coltivata a bio, per sostenere l’incremento dell’export di prodotti biologici italiani e per far crescere la domanda interna che ha subìto un rallentamento negli ultimi mesi. Per quanto riguarda i consumi interni è fondamentale continuare ad attivare campagne di comunicazione verso i cittadini per far crescere la consapevolezza dei benefici di una scelta alimentare bio e aumentare gli investimenti riservati alla diffusione delle mense biologiche”.