Così l’effetto cocktail colpisce i bombi

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I risultati di uno studio condotto in 8 Paesi europei su 300 colonie di bombi

Anche gli insetti impollinatori sono colpiti dall’effetto cocktail dei pesticidi. Se la normativa prevede che la tossicità di un pesticida sia testata separatamente su ogni prodotto, le cose cambiano nella realtà in quanto gli insetti sono esposti a più sostanze contemporaneamente.

Gli effetti cumulativi di questa esposizione sono stati oggetto di una ricerca condotta sullo stato di salute del bombus terrestris. È emerso che più è alta l’esposizione ai pesticidi, più evidente è il declino della salute della colonia. Lo studio è stato condotto su 300 colonie di bombi “sentinella” collocate in 100 diversi siti agricoli coltivati a mele e colza e distribuiti in otto Paesi europei (16 i siti studiati in Italia).

Lo studio pubblicato su Nature ha infatti monitorato lo stato di salute delle colonie valutandolo prima, durante e al termine dell’esperimento. Le colonie sono state portate in laboratorio dove sono state pesate ed è stato contato il numero di individui. Un primo dato emerso riguarda la crescita delle colonie: è inferiore in quelle più esposte ai pesticidi.

I ricercatori hanno poi raccolto e analizzato campioni del polline conservato nelle colonie misurando il livello di contaminazione relativamente a 268 diversi pesticidi. Risultato: in media sono stati rilevati 8 pesticidi per colonia, con punte di 27.

Il rischio legato ai pesticidi è stato calcolato tenendo conto della quantità e della tossicità dei diversi pesticidi presenti nel polline. I ricercatori hanno definito una variabile ad hoc “rischio pesticidi” che rappresenta la concentrazione di ciascun composto tossico ponderata per la sua dose letale mediana, ovvero la dose che in media uccide il 50% di una popolazione di insetti.

Gli studiosi hanno anche osservato che l’impatto dei pesticidi viene mitigato quando le colonie sono collocate in aree con un uso meno intensivo: un fatto che dimostra l’importanza degli habitat seminaturali per le popolazioni di impollinatori.