La mia famiglia

Non è semplice trovare le parole per presentare la nostra famiglia, perché questo comporta tradurre in parole una storia nata a poco a poco nel tempo e descrivere qualcosa che finora abbiamo solamente percepito.

Prima – per lungo tempo – eravamo in due: Giorgio, 47 anni oggi e io 46…

Come molti nostri coetanei riusciamo a sbarcare il lunario a malapena con i nostri lavori. Giorgio è sviluppatore informatico, prima lavoratore autonomo e da poco dipendente.

Io ho sempre voluto fare la logopedista, sin da ragazzina, quando alla scuola media ho avuto il privilegio di conoscere una compagna di classe sorda. Lavoro come libero professionista in diverse strutture. Il mio passato di scout penso abbia segnato profondamente il mio modo di stare nella società: senso di appartenenza, condivisione, contributo, il rispetto verso il prossimo e l’ambiente sono per me i pilastri della vita.

Tra imprevisti e cambi di rotta cerchiamo di coltivare sempre le nostre passioni.

Giorgio ama il parapendio, la fotografia, le fughe in motocicletta col fratello. Mentre a me piace cantare ben “nascosta” nel coro dilettantistico Collegia Musica da 12 anni e ci tengo molto, per cui tutti i mercoledì – cascasse il mondo – Giorgio alle 19,30 deve essere a casa. Puntualmente arrivo tardi….

Nove anni fa, Stella ha dato una bella scossa alla nostra routine. Un’ondata di tenerezza, gioia e continue scoperte ci ha cambiato la percezione del mondo. Se eravamo già famiglia in due, lo eravamo inconsapevolmente. Con Stella siamo diventati Famiglia.

Due anni dopo è arrivato Giacomo e le dinamiche si sono complicate notevolmente. Un cucciolo tutto pepe ha sconquassato il precario equilibrio di due neo-genitori e di una bimba divenuta chissà come una sorella maggiore.

Entrambi da alcuni anni si sono appassionati alle arti marziali e hanno scelto di dare pugni e calci in volo: il taekwon-do e, più recentemente, si sono dati anche allo skateboard.

Al momento dello svezzamento ci siamo attivati per dare ai nostri cuccioli un cibo sano sia per qualità che per varietà. All’epoca ci procuravamo tutto il necessario per loro al negozio bio. Col tempo però, pur consapevoli che la salute ne avrebbe forse risentito, per comodità e per cercare di risparmiare un po’ abbiamo ridotto sensibilmente questi acquisti e incrementato la spesa al mercato rionale, dai produttori diretti. In poche parole i cibi freschi li acquistiamo nei banchi del mercato o al supermercato; pane, pesce, salumi e carne nelle botteghe vicino casa; gli alimenti “secchi” tipo pasta, riso, cracker e legumi qualche volta li scegliamo biologici.

Questa primavera, siamo stati contattati dalla redazione di Cambia la Terra, con la proposta di partecipare alla campagna di informazione #ipesticididentrodinoi, che ci avrebbe offerto due settimane di alimentazione esclusivamente biologica, a fronte di una raccolta di urine della famiglia prima e dopo questa “dieta”. Le analisi di questi campioni, le nostre vite, le impressioni e il gradimento di questo esperimento sarebbero stati pubblicati e diffusi sul sito Cambia la Terra. La proposta ha subito stimolato e risvegliato il mio spirito ecologista: ci è sembrata subito allettante e interessante.

Così, ci siamo messi in gioco. In queste pagine vi racconterò come abbiamo vissuto questo periodo di sperimentazione di una “dieta” a pesticidi zero!

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