Tutta la famiglia è contaminata da alcuni dei pesticidi più utilizzati in agricoltura.

 

Il glifosato è l’erbicida più utilizzato al mondo. Lo si trova davvero ovunque: cereali e derivati, frutta, verdura, acque di falda. Anche se ci sono molte incertezze e polemiche, la comunità scientifica indipendente lo ha definito come cancerogeno per gli animali e probabilmente cancerogeno per l’uomo. Studi ancora in corso stanno confermando anche un’azione del glifosato sul normale funzionamento endocrino. Le ricerche confermanodisfunzioni ormonali e danni a fegato e reni, alterazione della flora batterica intestinale.

Il glifosato nelle urine di Giorgio, Stella e Giacomo è superiore al valore medio della popolazione di riferimento* (nel caso di Giacomo in modo più accentuato), mentre nelle urine di Marta è al di sotto del limite di rilevabilità.


Un altro pesticida presente nelle urine della famiglia è il clorpirifos. E’ presente nei principali prodotti utilizzati nell’agricoltura chimica per combattere gli insetti infestanti. Agisce sul sistema nervoso centrale, sul sistema circolatorio e respiratorio. Può provocare interferenze nel normale sviluppo del feto e disturbi della memoria e dell’attenzione e difficoltà di apprendimento di diversa gravità.

Tutti e quattro i componenti della famiglia sono positivi alla presenza del clorpirifos. Sia Marta che Giacomo hanno concentrazioni molto elevate, superiori a quelle che si riscontrano nel 95% della popolazIone. Anche quelle di Giorgio e di Stella sono comunque superiori alla media della popolazione di riferimento.


I piretroidi. Sono utilizzati come pesticidi ad ampio spettro. Possono provocare soprattutto disturbi dell’apprendimento, danni al sistema nervoso, al fegato, al cuore, all’apparato digerente e sul sangue. La presenza di piretroidi è stata rilevata analizzando due distinti metaboliti (cioè prodotti di degradazione delle molecole originarie), Cl2CA e m-PBA.

Tutti e quattro i componenti della famiglia sono risultati positivi ai piretroidi per la presenza, in particolare, del metabolita m-PBA, che è associabile a un maggior numero di piretroidi rispetto al Cl2CA.

Nel caso di Marta, in cui il Cl2CA è assente (inferiore al limite di rilevabilità), c’è però un valore molto elevato per il metabolita m-PBA, riscontrabile solo in una percentuale prossima al 5% della popolazione di riferimento. Per Giorgio, il Cl2CA e l’m-PBA sono presenti con concentrazioni rispettivamente inferiore e pari alla media della popolazione.  Nei due ragazzi, Stella e Giacomo, si riscontrano quantità nettamente superiori alla media non solo per l’m-PBA, ma anche del Cl2CA.

 

*ATTENZIONE: non esistono limiti per le concentrazioni dei pesticidi nelle urine umane, quindi il solo confronto possibile è quello con delle popolazioni di riferimento: là dove possibile sono stati presi in considerazione studi pubblicati effettuati su campioni di popolazione sufficientemente numerosi, per altri sono stati presi in considerazione studi su campioni più limitati unitamente ai dati in possesso del laboratorio relativi ad analisi effettuate su una popolazione mista danese e tedesca.