Quando sarà reso noto il nuovo Piano di azione per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (Pan)? Quali le cause del ritardo della sua pubblicazione? La sua impostazione seguirà il principio di precauzione che assicura la massima tutela delle persone e della natura, a iniziare dagli stessi agricoltori? Con una interrogazione a risposta scritta, la deputata di Leu Rossella Muroni si rivolge ai ministeri delle Politiche agricole, dell’Ambiente e della Salute per sapere come mai del nuovo Pan “non ci sono più notizie”. Sebbene vada reso pubblico dai tre ministeri per essere sottoposto a una consultazione pubblica.
Dopo i pareri favorevoli dei ministeri dell’Ambiente e della Salute al testo proposto dal Comitato tecnico-scientifico, ricorda Muroni, il nuovo piano che detta le regole per l’uso dei pesticidi non solo in agricoltura ma anche per la gestione del verde pubblico e la manutenzione di strade e ferrovie “resta ad oggi bloccato nelle stanze del ministero delle Politiche agricole”.
FederBio, Lipu, Legambiente, Isde e Wwf – le associazioni che promuovono la campagna Cambia la Terra – plaudono all’iniziativa, ricordando che il nuovo Piano, scaduto lo scorso 12 febbraio, è ancora incredibilmente bloccato nelle stanze del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo. E parlano di “un vero e proprio insabbiamento” denunciato nelle ultime settimane dal Wwf Italia.
“Lo stop del nuovo Pan pesticidi da parte del ministro Centinaio ha dell’incredibile – commentano le associazioni di Cambia la Terra – perché impedisce di fatto la soluzione di gravi problemi legati all’uso dei pesticidi noti oramai a livello territoriale e segnalati da numerosi comitati di cittadini esasperati dall’esposizione ai rischi per la propria salute. In alcune aree, ad esempio nel viterbese, ci sono situazioni di vera e propria emergenza sociale che hanno indotto l’intervento dei prefetti e ordinanze dei sindaci per anticipare le possibili soluzioni che dovrebbero invece essere fornite a livello nazionale dal nuovo Pan Pesticidi”.
Distanze di sicurezza dalle abitazioni e da aree sensibili frequentate da bambini, anziani e donne in gravidanza; contaminazione accidentale delle coltivazioni biologiche; adeguata informazione sui giorni, gli orari e i principi attivi utilizzati nei trattamenti; divieto di utilizzo di principi attivi tossici e nocivi per specie di flora e fauna selvatiche nei siti Natura 2000 e altre aree naturali protette: sono i principali problemi che il nuovo PAN dovrà risolvere con urgenza, secondo FederBio, Legambiente, Lipu, Isde e Wwf. Ponendo limitazioni che secondo Muroni “probabilmente non sono gradite all’industria dell’agrochimica e alle associazioni agricole”.
Le associazioni di Cambia la Terra auspicano una risposta esaustiva e convincente da parte del ministro Centinaio all’interrogazione parlamentare di Rossella Muroni che chiede le cause di un ritardo che ostacola la consultazione pubblica e protrae una situazione che ha gravi conseguenze sulla salute e sull’ambiente. Si chiede inoltre se l’impostazione del nuovo Pan Pesticidi seguirà lo stesso principio di precauzione a cui si è uniformata l’Austria vietando sul suo territorio l’utilizzo del glifosato, assicurando la massima tutela delle persone e della natura, a iniziare dagli stessi agricoltori che sono i più esposti ai rischi legati all’uso delle sostanze chimiche di sintesi.