Una coalizione di organizzazioni europee ha presentato una proposta per un’iniziativa dei cittadini europei dal titolo “Salviamo api e agricoltori”. Si chiede una nuova legislazione per eliminare gradualmente i pesticidi sintetici (bando totale entro il 2035), salvaguardare la biodiversità e sostenere gli agricoltori che proteggono l’ambiente. Hanno aderito Pesticide Action Network (Panaeuropea), Umweltinstitut München, Friends of the Earth Europe, Aurelia Foundation (Germania), Générations Futures (Francia) & GLOBAL 2000/Friends of the Earth (Austria).
Se la proposta raccoglierà un milione di dichiarazioni di sostegno da almeno sette Stati membri entro il termine di un anno, la Commissione la analizzerà e darà una risposta. Potrà decidere di dare o di non dare seguito alla richiesta e, in entrambi i casi, dovrà giustificare la sua decisione.
Gli organizzatori intendono: “eliminare progressivamente i pesticidi sintetici dall’agricoltura europea dell’80% entro il 2030, a cominciare dai più pericolosi, fino al 100% entro il 2035; ripristinare gli ecosistemi naturali nelle zone agricole facendo dell’agricoltura un vettore di recupero della biodiversità; riformare l’agricoltura dando priorità all’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e Ogm”.
Ai sensi dei trattati Ue, la Commissione europea può agire a livello legislativo nel settore della politica agricola comune e del mercato interno, nonché adottare misure nei settori veterinario e fitosanitario. La registrazione della proposta da parte di Bruxelles avrà luogo il 30 settembre 2019, data a partire dalla quale gli organizzatori avranno a disposizione un anno per raccogliere le firme a sostegno dell’iniziativa.
Intanto un allarme sulla situazione in Italia è stato lanciato dalla Coldiretti. Nel 2019 si è praticamente dimezzata la raccolta di miele per effetto di eventi estremi come trombe d’aria, grandinate e ondate di caldo in aumento. Gli oltre mille eventi meteo estremi lungo la Penisola hanno sconvolto la vita delle api che sono sentinelle dell’equilibrio naturale globale e della biodiversità. Nelle campagne italiane sono 1,4 milioni gli alveari curati da 51.500 apicoltori di cui 33.800 circa producono per autoconsumo (65%) e il resto per il mercato (35%).