Il declino delle popolazioni di insetti in tutto il mondo è ormai lampante. La comunità scientifica in più occasioni ha provato a sensibilizzare l’opinione pubblica anche attraverso numeri impietosi. Negli ultimi 30 anni – è una delle stime più recenti – si parla di una perdita di oltre il 70% degli individui. Allarmi che si susseguono e che questa volta non sembrerebbero caduti nel vuoto. Come riferisce la rivista Science, il governo tedesco ha deciso di stanziare 100 milioni di euro per difendere gli insetti.
Uno dei punti principali del piano del governo federale è la tutela degli ambienti naturali sotto costante minaccia a causa dell’uso massiccio dei pesticidi. Protezione speciale, quindi, per prati, siepi, boschi, zone lacustri e fluviali, paludi. Ma anche per strutture come i muretti a secco e fossati. In pratica, si tratta di tutto quello che rappresenta un riparo e un luogo adatto alla nidificazione. In un secondo momento verrà anche allestito un monitoraggio delle zone più a rischio o con situazioni che richiedono un intervento immediato.
Il piano speciale della Germania per la protezione degli insetti prevede anche di eliminare gradualmente, entro dicembre 2023, qualsiasi utilizzo del glifosato, l’erbicida ad ampio spettro più comune e più contestato. Ritenuto pericoloso anche per la salute umana, tanto che si accumulano negli Stati Uniti le sentenze di condanna della Monsanto, oggi proprietà della tedesca Bayer.
Sarà esaminato anche l’effetto sugli insetti dei farmaci usati nella medicina veterinaria: ad esempio, alcuni trattamenti antiparassitari nei bovini possono danneggiare gli scarabei stercorari.
Il governo di Grosse Koalition ha annunciato che prenderà anche diverse misure per ridurre l’inquinamento luminoso, che può disturbare il comportamento degli insetti notturni, impedendo loro di trovare cibo o compagni per accoppiarsi. Il piano incoraggia l’utilizzo di luci a misura d’insetto di determinate lunghezze d’onda, insieme a rilevatori di movimento che accendono le luci esterne solo quando sono necessarie.
La Germania è il primo paese in Europa che ha deciso un intervento così imponente, consapevole dei danni enormi derivanti dalla scomparsa degli insetti. Chissà se l’esempio tedesco verrà seguito?