Glifosato: l’esempio della Calabria

Produzioni regionali di qualità e valorizzate, salute più tutelata: ecco il bilancio di quattro anni di agricoltura Glyphosate Zero

di Redazione


Per la Regione Calabria “Glifosato Zero” si conferma la scelta vincente che guarda al presente e al futuro e ci accredita sempre di più come regione green. Questa la posizione di Coldiretti Calabria espressa a distanza di quattro anni dalla decisione della Regione di eliminare l’uso del glifosato dalle pratiche di agricoltura integrata, quelle a cui va la maggior parte delle risorse pubbliche.

“Ora anche una parte della maggiore associazione di categoria dei lavoratori agricoli si schiera per la scelta della qualità ambientale e della salute degli agricoltori e dei consumatori”, hanno commentato le associazioni che fanno parte della coalizione Cambia la Terra (FederBio, Legambiente, Lipu, Medici per l’ambiente e Wwf).

“In questi anni l’agricoltura calabrese”, si legge in una nota di Coldiretti Calabria, “si è qualificata sui mercati con produzioni Glyphosate Zero con alti standard qualitativi, cosa che ha consentito di valorizzare le produzioni regionali.  In pratica la battaglia contro i pesticidi non solo non impedisce all’agricoltura italiana di crescere e diffondersi, ma al contrario rappresenta un passo essenziale per valorizzarne la qualità e l’unicità, oltre che per tutelare la salute di chi lavora e di chi consuma”.  Un tema, quello della riduzione dei rischi che derivano dall’uso dei pesticidi di sintesi, su cui la stessa Unione Europea è in ritardo, come denuncia la relazione della Corte dei Conti Europea uscita la scorsa settimana.

“Il primo green deal lo deve fare la produzione primaria”, commenta la coalizione. “L’Italia ha tutte le caratteristiche per prendere la testa di questo cambiamento: abbiamo la maggiore estensione coltivata a biologico d’Europa, dopo la Spagna. Abbiamo il più alto numero di produzioni locali di qualità, di Doc e Igp. La scelta ambientale è un asset importantissimo per la nostra agricoltura e per la produzione alimentare, che rimane una delle eccellenze del nostro Paese. È un salto straordinario, quello compiuto da Coldiretti Calabria, e ci auguriamo che a livello nazionale l’associazione prenda le stesse posizioni”.

Secondo la nota dell’associazione regionale di categoria, infatti, per l’utilizzo del glifosato “la deroga dell’Ue fino al 2021, entro certe soglie e con determinate precauzioni per chi lo maneggia, si è basata su un dossier confezionato dalla casa produttrice dell’erbicida: e questo è quanto dire!” La possibilità di proibire l’erbicida si riaprirà quindi solo l’anno prossimo, ma Cambia la Terra chiede a governo e Regioni che si eliminino fin da ora le sovvenzioni a chi utilizza il diserbante: “così come il Green Deal europeo mette fine di fatto alle sovvenzioni ai fossili”. Chiede insomma che si segua l’esempio della Calabria.

 

 

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