La ricerca: serve un’Europa libera dai pesticidi

Le comunità di ricerca di 16 Paesi invitano “a sviluppare nuove strategie comuni di sperimentazione agricola”

di Redazione


Un’agricoltura senza pesticidi: lo chiedono 24 organizzazioni di ricerca di 16 Paesi europei in una dichiarazione di intenti “Verso un’agricoltura libera da pesticidi”.

“In tutta Europa, la forte richiesta da parte delle autorità pubbliche, degli operatori agricoli e della società in generale sta stimolando la ricerca ad accelerare la transizione ecologica dell’agricoltura”, scrivono in un comunicato. Per affrontare una sfida di tale portata, la dichiarazione congiunta invita “a ripensare il modo di fare ricerca e a sviluppare nuove strategie comuni di ricerca e sperimentazione agricola, non solo a livello nazionale ma in tutto il continente”. Sotto il coordinamento dell’Istituto francese per la Ricerca Agronomica e Ambientale (Inrae) e dei due istituti tedeschi Zalf e Julius Kühn-Institut, il progetto, che ha riunito la comunità di ricerca europea, intende promuovere un’agricoltura senza pesticidi di sintesi.

La dichiarazione, formalizzata domenica 23 febbraio al Salone internazionale dell’agricoltura con il supporto del ministro francese dell’Agricoltura e alla presenza del ministro per gli Affari Europei, rappresenta il primo passo verso un’Alleanza europea per la ricerca, con l’obiettivo di presentare una roadmap scientifica che verrà a breve presentata alla Commissione europea, come contributo al nuovo Green Deal europeo approvato dalla Commissione nello scorso dicembre.

La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, assieme al Cnr e all’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, ha contribuito alla costituzione di questa alleanza europea di ricerca. Paolo Barberi, professore associato di Agronomia presso l’Istituto di Scienze della vita, è stato nominato responsabile scientifico dell’Alleanza per la Scuola.

Di seguito l’elenco delle 24 istituzioni di ricerca europee: Aarhus University, Danimarca;  Agricultural Academy, Bulgaria; Agricultural University of Athens, Grecia; Agroscope, Svizzera; Alma Mater Studiorum , Università di Bologna; Centre de coopération internationale en recherche agronomique pour le développement (Cirad), Francia; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia; Hungarian Research Institute of Organic Agriculture, Ungheria; French National Research Institute for Agriculture, Food and Environment (Inrae), Francia; Institute of Agriculture and Food Biotechnology, Polonia; Julius Kühn-Institute, Germania; Latvia University of Life Sciences and Technologies, Lettonia; Leibniz Centre for Agricultural Landscape Research, Germania; National Agriculture Research and Innovation Centre, Ungheria; Natural Resources Institute Finland, Finlandia; Rzeszow University of Technology, Polonia; Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Swedish University of Agricultural Sciences, Svezia 19; Szent István University, Ungheria; Agriculture and Food Development Authority, Irlanda; University of Agricultural Sciences and Veterinary Medicine, Bucarest; University of Life Sciences in Lublin, Polonia; Vytautas Magnus University Agriculture Academy, Lituania; Zagreb University, Faculty of Agriculture, Croazia.

 

 

 

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