Covid-19, FederBio: ora supporto per aziende agricole biologiche e mercati aperti

Bene gli sforzi per garantire continuità alle filiere agroalimentari, ma un intero settore è a rischio

di Redazione


Nonostante lo stato di blocco generale per fermare il contagio da Covid-19, i produttori biologici insieme a tutti gli agricoltori e agli operatori della filiera agroalimentare continuano a lavorare per produrre cibo per i cittadini e contribuire a sostenere il Paese. Ma serve supporto per le aziende agricole biologiche e i mercati aperti dove vendere i prodotti: l’emergenza coronavirus rischia seriamente di mettere in ginocchio un settore strategico per il Paese, quello dell’agricoltura biologica.

FederBio rimarca le difficoltà delle aziende agricole biologiche nel condurre l’attività in una situazione di emergenza, perché l’agricoltura continua il suo lavoro quotidiano: la campagna non si ferma e gli animali devono essere accuditi tutti giorni. Alle moltissime criticità si aggiungono anche le importanti ripercussioni economiche che derivano dal blocco di molti canali di mercato che causano notevoli ricadute negative, in particolare per le aziende che hanno investito sulla qualità dei prodotti.

Il decreto “Cura Italia” rappresenta un provvedimento d’urgenza che consente un intervento immediato e al quale occorre dare tempestiva applicazione. Come annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, saranno comunque necessari altri provvedimenti per limitare i contraccolpi di una crisi pesantissima e per affrontare le specificità dei diversi settori, compreso quello del biologico.

In questa situazione di emergenza FederBio – esprimendo vicinanza a medici, infermieri e operatori sanitari per lo sforzo che stanno mettendo in campo e apprezzando l’attività straordinaria che stanno svolgendo le amministrazioni locali – fa appello ai sindaci che hanno adottato provvedimenti particolarmente restrittivi impedendo la vendita diretta dei prodotti agricoli sulle aree pubbliche, seppur garantita dai recenti decreti del presidente del Consiglio dei ministri.

La Federazione chiede sostegno a queste amministrazioni affinché vengano riaperti i mercati agricoli territoriali, applicando tutte le misure di massima sicurezza idonee al contrasto dei contagi e alla tutela di operatori e clienti.

“L’emergenza globale che ci troviamo ad affrontare mostra in maniera ancora più evidente come sia fondamentale garantire l’approvvigionamento locale del cibo per i cittadini e quanto ci sia bisogno di consentire l’apertura dei mercati degli agricoltori per garantire cibo sano per la comunità locale”, dice la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini. “Siamo solidali con l’attività delle amministrazioni locali che hanno messo in campo tutte le misure per arginare il coronavirus, ci appelliamo però ai sindaci affinché operino per superare il divieto allo svolgimento dei mercati agricoli locali”. Una misura che, aggiunge la presidente di FederBio, “penalizza in modo particolare le aziende agricole biologiche, privando i consumatori della possibilità di scelta di frutta e verdura biologiche appena raccolte, che se non vendute deperiscono. Siamo molto preoccupati per questa situazione che potrebbe portare al fallimento di molte realtà biologiche che da sempre vendono, in maniera esclusiva, direttamente al pubblico nei vari mercati agricoli locali”.

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