L’Europa deve cambiare il modo di produrre cibo

Quaranta Ong chiedono di agire subito per risolvere le disfunzioni dell’attuale sistema alimentare insostenibile e malato, messe in luce dall’emergenza Covid 19

di Maria Pia Terrosi


L’attuale sistema alimentare oltre a essere insostenibile per il pianeta sta mostrando sempre più evidenti disfunzioni. Emerse drammaticamente in questa pandemia Covid. Per questo occorre agire subito per cambiarlo.

Questo l’appello rivolto da 40 Ong, attive su tematiche di tutela ambientale, benessere animale e salvaguardia della salute. Che hanno deciso di scrivere ai leader politici Ue una lettera aperta chiedendo di agire subito per rivedere il sistema alimentare e agricolo, rendendolo più sostenibile e resiliente.

Questa emergenza sanitaria – si legge nel documento –  ha evidenziato la necessità di una  politica alimentare comune lungimirante, precauzionale, resistente e attenta alla difesa della salute. In tal senso è urgente la pubblicazione della strategia europea Farm to Fork. Strategia che ha il potenziale per costruire le basi di un sistema alimentare  sano, equo, ecologico in grado di resistere a shock futuri e assicurare a tutti diete appropriate e sostenibili.

Nella lettera i firmatari – tra cui Pesticide Action Network , Wwf, Slow Food Europe – evidenziano alcune criticità sottolineate da questa pandemia dell’attuale sistema alimentare globalizzato basato su catene lunghe e specializzate, fortemente dipendente dall’estero e spesso dall’impiego di lavoratori sottopagati.  Un modello insostenibile per l’ambiente e che al tempo stesso presenta notevoli difficoltà per i piccoli produttori.

Nella lettera aperta, inoltre, le Ong richiamano l’attenzione anche sul legame esistente tra zoonosi potenzialmente epidemiche e  gli allevamenti intensivi, così come sulle conseguenze per la salute delle persone e la loro resilienza alle infezioni determinate da una  scarsa qualità del cibo consumato.

Sistema alimentare, cambiare ora

“Ora più che mai, l’UE ha bisogno di creare un sistema alimentare resiliente per diminuire il rischio di nuove pandemie. La perdita di habitat e lo sfruttamento della fauna selvatica attraverso la caccia e il commercio illegale sono fra le cause dell’ultima pandemia. Proteggere l’ambiente, tutelare la biodiversità e attuare una significativa riduzione della produzione e del consumo di carne e di prodotti di origine animale sono azioni necessarie per dirigere il cambiamento verso un sistema di produzione del cibo che sia sostenibile. L’allevamento intensivo degli animali, le alte densità a cui sono allevati in gabbie strettissime o in capannoni ci mette tutti a rischio di diffusione di malattie. La nostra società semplicemente non può permettersi di affrontare un’altra pandemia. Dobbiamo mettere fine all’allevamento intensivo, ora. La strategia Farm to Fork è il modo per farlo”, ha dichiarato  Olga Kikou, direttrice di Ciwf Ue, uno dei firmatari dell’appello.

 

Altri articoli

allevamenti intensivi

Sono quasi 5 milioni nel mondo le morti associate alla resistenza antimicrobica Nel 2019 sono stati quasi 5 milioni nel mondo i decessi associati all

colture intensive

Per riequilibrare la situazione è urgente l’approvazione definitiva della legge sul biologico, dopo il sì di entrambi i rami del Parlamento Di Ca

Allevamenti intensivi

Le Bps devono smettere di finanziare le aziende dell'agroindustria. Un'indagine del The Guardian evidenzia le contraddizioni Lo scorso 20 ottobre a R

pac

Il commento dell’europarlamentare Eleonora Evi e della vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera Rossella Muroni, che hanno presentato