Pesticidi sulla vegetazione spontanea in fioritura oppure usati senza rispettare le prescrizioni. Sono 22 le aziende sanzionate nelle Marche per il non corretto utilizzo di pesticidi in agricoltura dai carabinieri forestali nell’ambito della prima campagna di prevenzione e controllo sulla vendita e sul corretto impiego dei pesticidi. Gli accertamenti hanno interessato circa 80 distributori e utilizzatori di prodotti per l’agricoltura e si sono concentrati sulla verifica del rispetto degli obblighi previsti dalla normativa sulla vendita, la detenzione e l’uso dei fitofarmaci.
Le aziende sono state multate per un importo complessivo di circa 13 mila euro perché – è stato accertato – hanno violato il divieto di spandimento di fitofarmaci in giornate ventose, per l’assenza della prevista tabellazione perimetrale di segnalazione, per spandimento all’interno del centro abitato, oltre che per vendita di fitofarmaci a persone non in possesso del certificato di abilitazione all’utilizzo o a titolari di azienda agricola non in possesso del registro dei trattamenti.
I controlli hanno riguardato tutte le province marchigiane, con cinque sanzioni in provincia di Ancona, due in provincia di Fermo, cinque in provincia di Macerata e dieci in provincia di Pesaro Urbino. Le irregolarità sono state riscontrate principalmente nell’utilizzo di prodotti anticrittogamici e disseccanti. Particolarmente dannosa per l’ambiente e la salute umana risulta la distribuzione di insetticidi ed erbicidi nei pressi di aree abitate o su vegetazione spontanea in fioritura: sono pratiche in grado di uccidere migliaia di api e di altri insetti utili per l’equilibrio degli ecosistemi naturali.
Sono stati ipotizzati anche alcuni illeciti penali quale conseguenza della diffusione nell’ambiente di prodotti chimici a discapito dei residenti delle zone limitrofe. I fitofarmaci sono sostanze chimiche ammesse dalla legislazione vigente. Tuttavia, se utilizzati in modo difforme da quanto disposto dalla normativa, possono cagionare gravi danni all’ambiente e alla salute umana. La legge prevede che i fitofarmaci impiegati in agricoltura per uso professionale debbono essere venduti solo da esercizi abilitati, e utilizzati solo da operatori in possesso del cosiddetto patentino, compilando il registro dei trattamenti.