Un nuovo metodo d’analisi alza l’allarme pesticidi

I campioni prelevati dopo le piogge mostrano valori 10 volte più alti. Calcolati anche altri fattori di stress

I piccoli corsi d’acqua nelle campagne tedesche sono fortemente inquinati dai pesticidi che danneggiano le comunità acquatiche, fondamentali per il mantenimento della biodiversità. In un programma di monitoraggio a livello nazionale, un gruppo di scienziati guidato dal Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (UFZ) ha dimostrato che le soglie governative per i pesticidi sono generalmente troppo alte. Questi livelli sono superati anche in oltre l’80% dei corpi idrici.

Rivedere rischio ambientale

Nello studio pubblicato sulla rivista scientifica Water Research, i ricercatori sostengono che la perdita di biodiversità può essere fermata solo se la valutazione del rischio ambientale dei pesticidi viene radicalmente rivista. Per due anni i ricercatori hanno studiato la contaminazione da pesticidi in più di 100 siti di monitoraggio in regioni di pianura prevalentemente agricole in dodici stati federali in Germania. Hanno riscontrato superamenti significativi del valore Rac, la concentrazione di un ingrediente attivo specificata nella procedura ufficiale di approvazione di un pesticida, che non deve essere superata per prevenire effetti negativi sugli organismi acquatici.

“Abbiamo rilevato un carico di pesticidi significativamente più elevato nei piccoli corpi idrici di quanto inizialmente previsto”, afferma il professor Matthias Liess, ecotossicologo presso l’UFZ e coordinatore del progetto di monitoraggio delle acque. Ad esempio, in tre corpi idrici, l’insetticida tiacloprid ha superato il valore Rac di oltre 100 volte. In 27 flussi, gli insetticidi clothianidin, methiocarb e fipronil così come erbicidi come terbutilazina, nicosulfuron e lenacil hanno superato il valore Rac da 10 a 100 volte.

Colpite le comunità di invertebrati acquatici

Grazie all’ampio set di dati, i ricercatori hanno rilevato che i pesticidi colpiscono le comunità di invertebrati acquatici a concentrazioni molto più basse di quanto precedentemente ipotizzato dalla valutazione del rischio dei pesticidi. Fino ad ora, il rischio ecologico dei pesticidi sul campo è stato calcolato sulla base di studi di laboratorio, ecosistemi artificiali e modelli di simulazione. Tuttavia, secondo Liess, questo metodo inganna: “Oltre ai pesticidi, molti altri fattori di stress agiscono sugli organismi nell’ecosistema. E li rendono molto più sensibili ai pesticidi”.

Campionamento dopo le piogge

Nel corso del progetto, gli scienziati hanno anche scoperto che il tipo di campionamento ha un’influenza notevole sulle concentrazioni di pesticidi misurate. Oltre al campionamento standard dalla direttiva quadro sulle acque dell’Ue, hanno prelevato un campione dopo una pioggia. Rispetto ai campionamenti standard, i campioni prelevati dopo una pioggia mostrano un carico di pesticidi 10 volte superiore. “Per rappresentare realisticamente l’inquinamento delle acque, i campioni devono quindi essere prelevati dopo le piogge. Ecco perché abbiamo bisogno di un monitoraggio ambientale regolare ufficiale per poter valutare la quantità e gli effetti dei pesticidi”, aggiunge Liess.

Preservare biodiversità delle acque

Lui e i suoi colleghi chiedono anche che le nuove scoperte scientifiche vengano incorporate più rapidamente nel processo di approvazione dei nuovi pesticidi. “Stiamo ancora utilizzando pesticidi che sono stati approvati molti anni fa sulla base di una valutazione del rischio obsoleta. Questo deve quindi cambiare il prima possibile. Solo così possiamo preservare la biodiversità nelle nostre acque e con essa i servizi che queste comunità biotiche forniscono ai nostri ecosistemi”, conclude Liess.

Lo studio pilota commissionato dall’Agenzia federale per l’ambiente è stato condotto sotto la guida del Dipartimento di ecotossicologia dei sistemi dell’UFZ e finanziato dall’UFZ e dall’Agenzia federale per l’ambiente.