Vietato da quasi 70 anni l’arseniato di piombo è ancora presente nelle aree residenziali del centro di Washington, nelle zone che alcuni decenni fa erano frutteti. Composto di arsenico e piombo, è una sostanza oggi vietata in quanto cancerogena ma in passato molto utilizzata come pesticida in agricoltura e selvicoltura. A rivelarne la presenza una ricerca del dipartimento di ecologia dello Stato di Washington che ha rilevato in queste aree concentrazioni di piombo e arsenico superiori ai livelli consentiti.
Secondo il Dipartimento di ecologia, circa 400 chilometri quadrati nello Stato di Washington presentano una potenziale contaminazione da arseniato di piombo. Sono aree dove sorgevano frutteti, aree a pascolo, campi da golf e si utilizzavano notevoli quantità di pesticidi. Oggi sono state convertite in zone residenziali, centri commerciali, scuole, parchi.
A complicare la situazione la scarsa consapevolezza degli attuali residenti di vivere in aree contaminate che aumenta il rischio. Per questo il Dipartimento di ecologia ha creato una mappa Dirty Alert che evidenzia i frutteti storici e la possibile contaminazione da arseniato di piombo. I cittadini possono utilizzarla per valutare se risiedono in un’area di contaminazione ed adottare eventualmente le precauzioni indicate dal Legacy Pesticide Working Group (Lpwg).
A preoccupare il Dipartimento di ecologia il fatto che questi pesticidi permangono nell’ambiente per decenni. I loro effetti si aggiungono a quelli prodotti dai pesticidi attualmente utilizzati. Il che vuol dire che in una corretta analisi di sicurezza andrebbero considerati congiuntamente. Basti pensare che il 90% dei cittadini Usa ha nel proprio organismo biomarcatori indicativi di essere stati esposti a pesticidi nel corso della propria vita.
Lo studio inoltre dimostra che la presenza nel suolo di questi vecchi pesticidi è tutt’altro che stabile. L’uso di fitofarmaci consentiti può infatti indurre cambiamenti nelle caratteristiche del suolo e favorire il rilascio di pesticidi obsoleti presenti nel terreno. E’ quanto è successo nelle isole di Martinica e Guadalupa dove l’utilizzo di glifosato ha favorito l’erosione del suolo e il rilascio di un pesticida presente nel terreno, il clordecone oggi vietato ma utilizzato in passato per la coltivazione di banane.