Gli Usa mettono al bando il clorpirifos, un pesticida organofosfato accusato di causare potenziali problemi neurologici ai bambini, ampiamente utilizzato dal 1965 su frutta e verdura. Lo ha deciso l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Epa) che lo scorso 18 agosto ha annunciato il divieto di utilizzo del pesticida clorpirifos su tutti gli alimenti per proteggere meglio la salute umana, in particolare quella dei bambini e dei lavoratori agricoli.
“L’Epa sta compiendo un passo in avanti per proteggere la salute pubblica. Porre fine all’uso del clorpirifos sul cibo contribuirà a garantire che i bambini, i lavoratori agricoli e tutte le persone siano protetti dalle conseguenze potenzialmente pericolose di questo pesticida”, ha affermato l’amministratore Michael S. Regan. “Dopo i ritardi e le smentite della precedente amministrazione, l’Epa seguirà la scienza e metterà al primo posto la salute e la sicurezza”.
Quattro studi del Columbia Center for Children’s Environmental Health hanno osservato legami tra il clorpirifos e il neurosviluppo dei bambini, con un aumento delle probabilità di ritardo mentale, ritardo psicomotorio, disturbi dell’attenzione e disturbi pervasivi dello sviluppo tra i bambini ad alta esposizione. L’Epa ha stabilito che le attuali esposizioni derivanti dall’uso di clorpirifos non soddisfano lo standard di sicurezza richiesto dalla legge.
Secondo l’Occupational Safety and Health Administration, l’esposizione al clorpirifos può causare negli adulti una serie di sintomi tra cui nausea, vomito, mal di testa, vertigini, convulsioni e paralisi. Il divieto di utilizzo del pesticida – che allinea gli Stati uniti ad altri paesi, come il Canada – entrerà in vigore tra sei mesi. In Europa il clorpirifos è stato messo al bando dal gennaio 2020.
In Italia però il ministero della Salute, per contrastare la cimice asiatica, ha autorizzato in via eccezionale l’utilizzo in deroga del clorpirifos metile già due volte, sia nell’estate del 2020 che del 2021, su melo, pero, pesco, nettarino, noce e nocciolo. Il decreto di autorizzazione all’uso d’emergenza ha comunque introdotto il divieto di utilizzo del prodotto nelle aree classificate come siti della Rete ecologica europea Natura 2000.
Il divieto dell’Epa segue un’ordinanza di aprile della Corte d’appello che ha ordinato all’Epa di fermare l’uso agricolo della sostanza chimica a meno che non possa dimostrarne la sicurezza. In conformità con l’ordinanza del tribunale, che ha rilevato che la scienza collega il clorpirifos al danno cerebrale da più di un decennio, la norma sarà pubblicata in forma definitiva, rendendo più veloce il normale iter.
L’amministrazione Obama aveva avviato il processo di revoca di tutti gli usi del pesticida nel 2015 ma, nel 2020, l’amministrazione Trump aveva ignorato le raccomandazioni degli scienziati dell’Epa e aveva mantenuto il clorpirifos sul mercato. Ciò ha scatenato un’ondata di sfide legali, che si sono concluse con l’ordinanza del tribunale di aprile, che ha imposto all’Epa la scadenza del 20 agosto per porre fine legalmente al suo uso sulle colture alimentari.