Per non mettere a rischio il futuro del biologico è necessario confermare per il biologico gli stanziamenti del periodo 2014 -2022, oltre all’incremento necessario per il rispetto dell’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni relativo ai 90 milioni di euro annui da trasferire dal primo al secondo pilastro con cofinanziamento delle Regioni.
E’ quanto Aiab e FederBio hanno chiesto alle Regioni che in questi giorni stanno definendo la destinazione delle risorse riservate allo sviluppo rurale.
La decisione delle amministrazioni regionali rappresenta un passaggio fondamentale per il biologico e per non pregiudicare il raggiungimento del 25% di superficie coltivata a bio entro il 2027, come previsto dal Piano Strategico Nazionale.
Nella lettera inviata agli assessori regionali all’agricoltura le due associazioni hanno anche rimarcato il ruolo fondamentale del biologico per lo sviluppo delle economie locali, come dimostra la diffusione sempre più ampia dei distretti biologici.
AIAB e FederBio hanno, inoltre, sottolineato quanto sia indispensabile per le imprese agricole disporre di risorse adeguate a sostenere la conversione al biologico e a mantenere questa forma di agricoltura che tutela la fertilità del suolo, la biodiversità, oltre a contrastare il cambiamento climatico. Le due associazioni sollecitano, dunque, la collaborazione di tutte le Regioni affinché siano destinati i fondi necessari a supporto della transizione ecologica.
“In questi giorni – scrivono Aiab e FederBio – le Regioni stanno decidendo l’allocazione delle risorse destinate allo sviluppo rurale, strategiche per raggiungere gli obiettivi previsti nel Psn dalle stesse Regioni, molte delle quali sono state un motore fondamentale a sostegno dell’affermazione del biologico.”
“Chiediamo quindi a gran voce che venga garantito l’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni che consente l’incremento necessario degli stanziamenti dedicati al biologico per raggiungere l’obiettivo del 25% al 2027. Queste risorse sono particolarmente rilevanti in questo momento decisivo per la crescita del settore, spinto dal Green Deal e dalle opportunità offerte dell’Ue, che non possono essere lasciate alla sola iniziativa di altri Paesi Ue nostri competitori diretti come Francia e Spagna. Anche a livello nazionale, il Governo punta sul biologico nel PSN e il Parlamento ha approvato, dopo oltre 15 anni, la legge sull’agricoltura biologica. È quindi indispensabile che anche le Regioni facciano la loro parte con scelte all’altezza delle sfide che ci aspettano per supportare la transizione ecologica dell’agricoltura italiana” continuano Aiab e FederBio.