la compagnia del suolo

“Un quarto della biodiversità del nostro pianeta si trova nel suolo. Abbiamo letteralmente un tesoro sotto i piedi, e il nostro cibo e il nostro futuro dipendono da questo tesoro”. A dirlo, il Commissario Ue per l’ambiente Virginijus Sinkevičius. Il suolo è una risorsa importantissima: trattiene CO2, purifica l’acqua e nutre le piante. Senza suolo fertile, semplicemente non c’è vita.

Ma la salute del suolo è minacciata dall’attività umana: tra l’altro, da un’agricoltura che non ne rispetta i cicli naturali, come spiega il rapporto FAO “Global soil pollution assesment”.

Ciò nonostante, la salute del suolo è un argomento spesso trascurato quando si parla di crisi ambientale e cambiamenti climatici.

È per questo che abbiamo lanciato “La Compagnia del Suolo” – una campagna d’informazione di Cambia la Terra promossa da FederBio. Durante la campagna abbiamo girato lo Stivale da nord a sud per individuare la presenza di pesticidi nei terreni agricoli e informare sull’importanza della salute del suolo. Abbiamo percorso più di quattromila chilometri, incontrato decine di esperti e parlato con centinaia di consumatori e produttori. Sotto il sole estivo e le piogge torrenziali, abbiamo visitato i campi e le piazze d’Italia per diffondere un messaggio: il suolo è una risorsa preziosa che finora non abbiamo protetto. Dobbiamo cambiare rotta. Subito.

Abbiamo inviato i prelievi di terreno a un laboratorio certificato che ci ha restituito i risultati delle analisi.

SOSTANZA ATTIVE IDENTIFICATE*:

CAMPI CONVENZIONALI

21

CAMPI BIOLOGICI

4

*sono comprese tutte le sostanza ritrovate (prodotte da chimiche di sintesi e non)

Il sistema di controlli ambientali e sanitari monitora la presenza di pesticidi negli alimenti e nell’acqua. Nel suolo, primo organo recettore delle sostanze chimiche di sintesi utilizzate nell’agricoltura convenzionale, la presenza di molecole potenzialmente dannose per l’ambiente non viene invece rilevata su larga scala, così come non si eseguono analisi sull’impatto dei pesticidi nell’organismo umano. Oggi vengono utilizzati circa 1.000 differenti pesticidi basati su 800 sostanze attive e il numero dei composti sta crescendo nel mondo. Come si legge nel rapporto FAO “Global assessment on soil pollution” (2021) “l’uso eccessivo e improprio dei pesticidi causa danni indesiderati a specie non target, mentre la persistenza nell’ambiente e i residui tossici possono impattare su specie utili e organismi non target, come gli umani, e possono contaminare le acque e i suoli a scala globale, incluse aree remote come quelle polari”. Cominciare a proteggere il suolo iniziando dall’agricoltura, una delle attività che maggiormente si basano sull’utilizzo dei terreni e maggiormente ne hanno bisogno, è quindi sempre più necessario per difendere la nostra salute.

Il sistema di controlli ambientali e sanitari monitora la presenza di pesticidi negli alimenti e nell’acqua. Nel suolo, primo organo recettore delle sostanze chimiche di sintesi utilizzate nell’agricoltura convenzionale, la presenza di molecole potenzialmente dannose per l’ambiente non viene invece rilevata su larga scala, così come non si eseguono analisi sull’impatto dei pesticidi nell’organismo umano. È necessario che parta un monitoraggio continuo della chimica di sintesi nel suolo, effettuato dalle istituzioni di ricerca. E che la nostra priorità sia l’eliminazione dei pesticidi con una persistenza ambientale molto lunga.